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Veneto Banca: annullati il sequestro dei beni degli ex manager

A dicembre, agli ex manager di Veneto Banca erano stati sequestrati beni per un valore totale di 59milioni di euro.

Oggi però il tribunale del Riesame ha ribaltato la situazione. I sigilli infatti non dovevano scattare in questo modo. La decisione ha segnato la fine del sequestro dei beni.

Questa rappresenta l’ennesima brutta notizia per le vittime. Prima c’era il rischio che l’indagine venisse trasferita da Roma a Treviso per incompetenza territoriale.

In questo modo, i reati sarebbero caduti in prescrizione. Adesso la restituzione dei beni sequestrati.

Tutto è iniziato tre mesi fa, quando la guardia di finanza ha sequestrato i beni di ex manager di Veneto Banca e uomini d’affari.

A gennaio però c’è stato il primo colpo di scena. Il tribunale del Riesame ha annullato il sequestro. Il motivo? Apparentemente non spettava al gip prendere quella decisione, ma al giudice dell’udienza preliminare.

In tutto ciò il gup Ferri aveva le mani legate. Infatti, per autorizzare dei sequestri un giudice deve valutare se ci sono elementi sufficienti a ipotizzare una qualche forma di responsabilità da parte degli indagati. Nel caso specifico, la decisione sarebbe stata presa prima dell’udienza.

Se fosse andata così, gli avvocati si sarebbero potuti appellare alla questione dell’incompatibilità del magistrato.

In questo modo, «rimanendo preclusa ogni valutazione riguardo la sussistenza degli indizi di colpevolezza», il gup saveva semplicemente confermato il sequestro preventivo del giudice precedente. Dunque nuovo blocco dei beni.

I legali a questo punto hanno presentato un nuovo ricorso. Il Tribunale del Riesame di Roma gli ha dato ragione. Infatti: «in quanto il gup si è limitato a richiamare il decreto del gip senza svolgere una qualunque autonoma considerazione in merito alle ragioni (…) e si traduce in una carenza assoluta di motivazione del provvedimento applicativo della misura cautelare reale, comportandone la nullità».

 

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