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Veneto 2050: presentato a Rovigo il piano per una regione sostenibile

Presentato a Rovigo il piano per un Veneto più sostenibile.

“Veneto 2050, per la nostra regione rappresenta un quadro normativo e disciplinare, articolato e flessibile, che segna il passaggio dall’urbanistica come è stata intesa fino ad oggi a quella contrassegnata dalla riqualificazione edilizia e ambientale, oltre che dalla rigenerazione del tessuto insediativo già esistente e dalla valorizzazione del suolo agricolo e naturale nella consapevolezza del suo valore”.

Con questa sintesi l’assessore al Territorio Cristiano Corazzari ha presentato oggi a Rovigo, nel corso di un incontro che si è tenuto alla Camera di Commercio, il commentario alla recente legge regionale “Veneto 2050”. Varata lo scorso 4 aprile, la legge indica già nel suo titolo completo – “Politiche per la riqualificazione urbana e l’incentivazione alla rinaturalizzazione    del territorio Veneto” – la sua continuità con le strategie siglate nella precedente norma del 2017 sul contenimento del suolo.  Quest’ultima, infatti, ha fornito un quadro tecnico e disciplinare, individuando lo scenario futuro della Regione e dando avvio ad azioni significative per favorire lo sfruttamento razionale del territorio in coerenza con l’obbiettivo europeo di ‘consumo zero’ per l’anno 2050.

“Si tratta di una vera azione di cleaning quella che si apre – prosegue Corazzari – chiara declinazione dell’obbiettivo di tutelare e salvaguardare il territorio ed il paesaggio, con una razionale e sostenibile pianificazione, che la Giunta ha considerato prioritario già nel suo programma. Per il raggiungimento degli obbiettivi è previsto un articolato sistema di misure per raggiungere la rinaturalizzazione del suolo in modo da favorire il riordino del territorio urbano anche grazie alla demolizione e la sostituzione del patrimonio edilizio degradato o dismesso.  È in quest’ottica che viene offerta una serie di strumenti tra cui l’utilizzo di crediti edilizi, cui sono connesse specifiche premialità in termini volumetrici”.

“Ma questo nuovo approccio è soprattutto un’affermazione culturale – aggiunge – che evidenzia come sia marcato l’impegno nel diffondere a tutti i livelli una nuova consapevolezza del valore della risorsa rappresentata dal suolo.  Siamo consapevoli, ormai, che è una risorsa limitata e non rinnovabile. Questo bene comune deve essere gestito dalle generazioni attuali e future secondo una economia e una programmazione sostenibile, rispettosa dei contesti naturali e ambientali, delle biodiversità e del paesaggio ma anche della sicurezza dei cittadini e del territorio tutto. Un impegno che impone di promuovere sinergie tra il sistema politico, le categorie imprenditoriali e quelle dei professionisti affinché, ognuno nel rispettivo ruolo, finalizzi le azioni alla qualità della vita ed al rispetto delle risorse”.

“Il territorio che conosciamo oggi – conclude l’Assessore – è uno straordinario patrimonio storico e culturale, paesaggistico ed artistico: è espressione dell’identità veneta. Nel rispetto e per la tutela di questa eredità è stata delineata la politica territoriale di Veneto 2050; una grande opportunità per scegliere quale aspetto assicurare al territorio del Veneto del futuro”.

All’incontro di oggi a Rovigo hanno partecipato, inoltre: Bruno Barel, avvocato, Maurizio De Gennaro, direttore U.O. Urbanistica della Regione del Veneto, Massimo Cavazzana, architetto, Lorenzo Minganti, avvocato, Federico Pugina, architetto, Diego Signor, avvocato.

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