Un gruppo internazionale di ricerca coordinato dall’Iit ha individuato una variazione genetica che influisce sull’efficacia dei farmaci antipsicotici in pazienti con schizofrenia.
È il gene Dysbindin e i pazienti che rispondono in modo adeguato agli psicofarmaci più comuni sono i portatori di una sua variazione.La scoperta è stata realizzata grazie allo studio di un campione di pazienti con schizofrenia in età adulta, di adolescenti ai primi esordi e dell’analisi di tessuti cerebrali post-mortem coinvolgendo istituti clinici come la Fondazione Irccs S.Lucia e l’ospedale Bambino Gesù di Roma, Johns Hopkins University e National Institute of Mental Health (Usa). La ricerca permetterà di definire trattamenti farmacologici personalizzati in ambito psichiatrico con particolare attenzione verso i disturbi cognitivi.