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Usi temporanei: la commissione Urbanistica lavorerà ad uno schema di convenzione

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Usi temporanei: la commissione Urbanistica lavorerà ad uno schema di convenzione

Un lavoro condiviso tra commissione consiliare e assessorato all’Urbanistica per fare di Napoli il primo Comune d’Italia con un regolamento in materia di usi temporanei. Ne ha discusso la commissione Urbanistica, presieduta da Massimo Pepe, che ha incontrato Fabio Landolfo dello staff dell’assessora Laura Lieto. È il Testo Unico dell’Edilizia, integrato da una norma del 2020, a prevedere e chiarire il concetto di uso temporaneo, uno strumento a disposizione dei Comuni per consentire l’utilizzazione temporanea di edifici ed aree per usi diversi da quelli previsti dallo strumento urbanistico. La finalità è quella di attivare processi di rigenerazione urbana, riqualificazione di aree degradate, recupero e valorizzazione di immobili e spazi urbani dismessi o in via di dismissione e lo sviluppo di iniziative economiche, sociali, culturali o di recupero ambientale, il tutto senza modificare l’originaria destinazione urbanistica. L’uso temporaneo può riguardare immobili ed aree, sia di proprietà pubblica che privata, purché l’obiettivo da realizzare risponda sempre ad un rilevante interesse pubblico e generale. Un’apposita convenzione regolerà tutti i contenuti dell’uso temporaneo. Spetta al Consiglio comunale individuare criteri e indirizzi generali o approvare con propria deliberazione lo schema di convenzione che regola l’uso temporaneo. In attesa di un regolamento, che richiede tempi più lunghi e che ancora nessun comune italiano ha adottato, la commissione ha proposto di lavorare ad uno schema di convenzione quadro, da licenziare nel più breve tempo possibile, per prevedere forme di sperimentazione. Un’opportunità da cogliere, per il presidente Massimo Pepe, che apre ad una nuova visione urbanistica della città e che consente di coinvolgere in un lavoro comune commissione, assessorato e anche le Municipalità nell’individuazione di un elenco di immobili ed aree dove realizzare la fase di sperimentazione. Per Rosario Palumbo (Cambiamo!) occorre trovare tutti gli strumenti utili per dare voce alle vocazioni del territorio; nel frattempo si potrebbe provare a fare un confronto con le città che hanno già definito una convenzione. Giudizio positivo anche per Rosario Andreozzi (Napoli Solidale Europa Verde) e per Massimo Cilenti (Napoli Libera) che ritengono positiva la modalità operativa contenuta negli usi temporanei e la possibilità di coinvolgere le Municipalità.

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