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Usa la 104 per fare shopping: licenziato

Un dipendente che aveva la 104 è stato sorpreso a fare shopping durante le ora di permesso. Per questo motivo, è stato licenziato in tronco.

Un dipendente aveva chiesto al suo datore di lavoro di poter usufruire del permesso retribuito, come stabilito dalla legge 104/1992. Si tratta di una parte fondante del diritto dei lavoratori. Essa infatti permette di poter assistere i familiari disabili, graize a dei permessi retribuiti in più.

Tuttavia, c’è anche chi la utilizza per altri motivi, come uscire prima per andare a fare shopping. Questo è proprio il caso di cui trattiamo oggi.

Una volta scoperto, il datore di lavoro ha deciso di licenziarlo. Si tratta di un licenziamento legittimo? La Corte di Cassazione, rifancendosi anche ai precedenti casi, ha stabilito che si trattasse di un licenziamento assolutamente legittimo.

Il lavoratore menzognero è stato scoperto tramate degli investigatori privati assunti dal datore di lavoro proprio per stanare i furbetti. Questa decisione non viola gli articoli 2 e 3 dello statuto dei lavoratori. I detective infatti non sconfinano nella vigilanza dell’attività lavorativa, riservata esclusivamente ai datori di lavoro.

Secondo i giudici è corretto anche ricorrere ad un’agenzia investigativa.  Inoltre, il recesso è giustificato perché il lavoratore, con il suo comportamento, non solo si è approfittato del datore ma anche dell’ente previdenziale che eroga il trattamento economico.  Ufficialmente è stato stabilito dall’ ordinanza 4670/19, pubblicata il 18 febbraio dalla sezione lavoro della Cassazione.

Si tratta di licenziamento legittimo anche nel caso in cui si usasse il permesso per recarsi in vacanza. In altre parole, tutto ciò che esula dall’assistenza dell’invalido, viola la legge 104.

 

 

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