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Uomo ai domiciliari per omicidio finisce in galera per un gelato

Un uomo ai domiciliari per l’omicidio della moglie è finito in galera per il furto di un gelato.

Galeotto fu il gelato, avrebbe detto qualcuno sulla surreale vicenda che, ha portato un omicida, agli arresti domiciliari in carcere per il furto di un gelato. Il tutto si è svolta ad Alatri, nel Frusinate.

Emiliano Frocione aveva ucciso la giovane moglie Alessandra Agostinelli con 13 coltellate 4 anni fa. Per questo delitto, era stato condannato agli arresti domiciliari. Un giorno però, gli è venuta voglia di prendere un gelato.

Prendere nel vero senso della parola, non certo acquistarlo e dunque pagarlo. Così ha deciso di rubare un cremino dal distributore automatico della clinica. Niente paragonato al delitto che aveva commesso.

Peccato per lui che la giustizia italiana non la pensasse così. A causa del furto di un semplice gelato dal distributore automatico, Frocione è finito di nuovo in carcere. A conti fatti, il rubare un gelato gli è costato ben più del violento omicidio della moglie. Interessante ironia della sorte.

Proprio ieri è tornato in carcere perché il giudice ha accolto la richiesta dei dirigenti della clinica. I carabinieri della compagnia di Cassino hanno dunque provveduto a portarlo immediatamente in carcere.

Per quanto tempo dovrà rimanerci ancora non è noto. Bisognerà aspettare ulteriori notizie dagli inquirenti. Per ora, stando a quando è stato reso noto dalle autorità, rimarrà in carcere.

Considerando il fatto che è recidivo, molto probabilmente può anche scordarsi di poter tornare a casa. Tuttavia, non è ancora certo.

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