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Undici società cooperative indagate per evasione totale

La Guardia di Finanza di Crema ha ultimato le indagini su undici società cooperative risultate “evasori totali”. Ricavi non dichiarati per 65 milioni.

La Guardia di Finanza di Crema stava conducendo delle indagini per evasione su undici società cooperative. La procura di Milano ha dichiarato che le indagini si sono concluse, e le società sono risultate “evasori totali”. Le undici società indagate hanno sede tra Milano, Brescia e Roma. Anche i loro rappresentanti legali erano coinvolti nelle indagini, e persino un commercialista con studio a Milano, come indagati in concorso. Da quanto è emerso dall’attività degli inquirenti, le società avrebbero nascosto al fisco “ricavi non dichiarati per circa 65 milioni di euro”. Inoltre, non avrebbero versato “ritenute Irpef per oltre 1 milione di euro”.

L’inchiesta è stata coordinata dal pm Maurizio Ascione. È venuto alla luce un sistema di presunta maxi frode fiscale, che le indagini hanno confermato. L’evasione avveniva attraverso la “sistematica omissione delle previste dichiarazioni fiscali”. In tal modo, le undici società cooperative coinvolte nascondevano tutti i loro ricavi. La Guardia di Finanza di Cremona ha spiegato che ciò avveniva “a fronte di costi del personale che ne denotavano comunque una rilevante operatività”. L’attività era poi “confermata dalla presenza dei versamenti contributivi e previdenziali”. Grazie all’evasione totale, le cooperative coinvolte potevano offrire manodopera a prezzi inferiori della media, e quindi essere più competitive sul mercato.

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