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Condannata a due anni per maltrattamenti al figliastro

La donna è colpevole di maltrattamenti ma è stata assolta dalle presunte lesioni al figliastro

A Belluno, una 41enne palermitana è stata condannata a 2 anni di carcere con la condizionale, per aver insultato e reso la vita impossibile al figlio del proprio convivente. La sentenza è stata pronunciata dal giudice Elisabetta Scolozzi. La donna sarebbe finita alla sbarra perché accusata di maltrattamenti nei confronti del figliastro nel periodo che va dal 2011 al giugno del 2014. Il nonno del bambino, che è stato ascoltato dal giudice e dalla giuria, avrebbe raccontato che il nipote stava così male in quella casa che era addirittura fuggito. Secondo la Procura la donna avrebbe continuamente maltrattato il figliastro insultandolo, facendogli il dito medio e minacciandolo con frasi del tipo: ”Sei uno stronzo, mi fai schifo. Vedrai cosa ti faccio oggi, ti rendo la vita impossibile, un inferno. Questa non è casa tua. Vattene e non tornare più”.

Il padre del giovane, che allora aveva 10 anni, non lo avrebbe ascoltato. Inoltre al bambino gli sarebbe stato vietato di toccare il fratellino, figlio naturale della donna. Il piccolo aveva problemi anche per quanto riguarda il cibo. Gli veniva dato un pasto che non gli era per niente gradito. Gli era vietato di guardare la tv ed era obbligato ogni giorno a pulire casa. Un giorno il bambino si è ribellato riuscendo anche a sfogarsi con il suo insegnante. La matrigna palermitana, difesa dall’avvocato Wanjera Ghimenton del Foro di Padova, avrebbe respinto tutte le accuse. E’ stata assolta per le presunte lesioni al figliastro perché non c’erano prove sufficienti.

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