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Una denuncia per taglio raso di bosco altofusto latifoglie

 

Un residente di Venarotta (Ascoli Piceno) è stato denunciato a piede libero dai carabinieri della Stazione Carabinieri Forestale di Comunanza perché ritenuto responsabile del taglio a raso (modalità di trattamento non consentita dalle norme) di un bosco di alto fusto misto disetaneo di latifoglie, costituito da Acero campestre, Acero opalo, robinia e carpino nero, dell’età variabile da 5 a 26 anni, per una superficie di circa 3.500 mq.
L’azione illecita, scoperta nell’ambito dei controlli mirati alla tutela delle formazioni forestali e della sicurezza idrogeologica, ha implicato la commissione dei reati previsti e puniti dall’articolo 181 del decreto legislativo 42/2004 (Codice di beni culturali e del paesaggio) in materia di tutela paesaggistica e dall’articolo 734 del Codice Penale (Distruzione o deturpamento di bellezza naturali) per aver deturpato e distrutto un bene paesaggistico-ambientale: le pene previste sono la reclusione da uno a quattro anni per il primo articolo violato e l’ammenda da 1.032 a 6.197 per il secondo.

La stessa persona aveva dissodato circa un ettaro di terreno saldo e vincolato idrogeologicamente: il movimento di terra eseguito ha distrutto numerosissime specie vegetali arboree e arbustive, nonché la fitocenosi spontanea ed ha alterato l’assetto idrogeologico del luogo e dell’intero ecosistema bosco. Per questo fatto e per altre violazioni connesse sono state inoltre contestate sanzioni amministrative per un importo complessivo di circa 2.500 euro.

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