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Umbria, 7,5 milioni di fondi europei per finanziare innovazione sociale

La Regione Umbria ha promosso un bando da 7,5 milioni per sostenere “interventi che daranno risposte efficaci ai nuovi bisogni della comunità”.

Buone notizie per il terzo settore della Regione Umbria. L’assessore regionale alla Salute, Coesione sociale e Welfare Luca Barberini ha annunciato o stanziamento di 7,5 milioni di euro da investire nell’innovazione sociale. “Per la prima volta nella nostra regione vengono destinati 7,5 milioni di euro per l’innovazione sociale e quindi a sostegno di iniziative finalizzate a favorire occasioni lavorative per persone con disabilità, per dare nuove risposte all’infanzia, per la rigenerazione urbana e per tutta una serie di interventi che daranno risposte efficaci ai nuovi bisogni della comunità”, ha detto l’assessore questa mattina a Perugia. L’annuncio è stato fatto durante un incontro organizzato proprio per illustrare le azioni concrete che, già dalle prossime settimane, saranno attivate dalla Regione per aiutare il terzo settore a realizzare progetti innovativi di welfare territoriale.

A tal fine, appunto, è stato indetto un bando regionale che mette in palio 7,5 milioni di euro da investire in attività di innovazione sociale. “Le attività proposte, frutto dell’impegno di molteplici imprese sociali, associazioni di volontariato e altri soggetti del terzo settore, vanno a incidere concretamente sulla vita delle persone e delle comunità, generando anche nuove opportunità occupazionali”, ha aggiunto Barberini. “Saranno realizzati 15 nuovi progetti su tutto il territorio regionale, comprese le aree interne e, in particolare, l’area della Valnerina colpita dal sisma nel 2016.  Questo risultato rappresenta una scommessa vinta, una grande opportunità per la comunità regionale che avrà una positiva ricaduta sul versante occupazionale e sulle iniziative di impresa sociale che saranno realizzate nei prossimi anni. “Il fatto che abbiano risposto tante imprese”, ha concluso l’assessore, “che siano coinvolti così tanti soggetti e che vengano create nuove opportunità di lavoro, è sicuramente motivo di orgoglio e soddisfazione per la nostra comunità”.

I progetti vengono finanziati attraverso il Fondo Sociale Europeo (FSE) e il Fondo per lo sviluppo regionale europeo (FSRE). Tra le iniziative proposte figurano “nuove tipologie di servizi per l’inclusione sociale e lavorativa di soggetti svantaggiati, co-housing per persone con disabilità, attività di agricoltura sociale, nuove start-up, sostegno legale per cittadini in difficoltà economica, servizi nuovi per l’infanzia, rigenerazione di spazi urbani con valorizzazione del patrimonio immobiliare inutilizzato e altre opportunità”, si legge in una nota.

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