ITALIA

dall'

Solo notizie convalidate
[wpdts-weekday-name] [wpdts-date]

EDIZIONI REGIONALI

Solo notizie convalidate

EDIZIONI REGIONALI

Tutta la verità riguardo all’assenza dei banchi nella scuola di Genova

“Cara Azzolina, questi sono gli alunni di una classe genovese, che scrivono in ginocchio perché non hanno i banchi che avevate promesso. E non sarebbero gli unici purtroppo!”: questa la denuncia del presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti, che pubblica una foto in cui si vedono dei bambini della scuola elementare in ginocchio mentre svolgono i compiti utilizzando ognuno la propria seggiolina come banco. Questo perché i banchi veri e propri, a quello che riporta il governatore, semplicemente non ci sarebbero. Ma le cose non starebbero esattamente come sembra. Anche se non ci sono ancora i nuovi banchi monoposto, quelli vecchi non mancano: non sarebbero stati messi in quanto il primo giorno di rientro in classe sarebbe stato piuttosto dedicato a festeggiamenti e altre attività

“I nostri bambini, le maestre e le famiglie non meritano questo trattamento, soprattutto dopo i sacrifici fatti in questi mesi in cui era anche un dovere morale lavorare per evitare tutto questo. Io lo trovo inaccettabile e sto già scrivendo una lettera alla Direzione scolastica per intervenire immediatamente. Un’immagine come questa non è degna di un Paese civile come l’Italia”, aggiunge Toti.  Anche se i nuovi banchi dovrebbero arrivare domani, quelli vecchi non sono stati buttati. Le regole infatti impongono di tenere i banchi ordinari fino all’arrivo di quelli procurati dal ministero.

Il dirigente scolastico avrebbe però deciso di non mettere in classe i vecchi banchi, mancando solo un giorno all’arrivo dei nuovi, e decidendo di attendere quelli monoposto. Non rinviando così la riapertura. L’insegnante della classe finita al centro delle polemiche avrebbe a questo punto deciso di scattare una foto per protesta mentre si vedono i bambini scrivere seduti a terra: il dirigente scolastico non ne sarebbe stato a conoscenza. La stessa maestra, sempre a quanto ci riferiscono le nostre fonti, avrebbe poi inviato l’immagine a Toti, che l’ha pubblicata sui suoi canali social chiamando in causa la ministra dell’Istruzione.

La nota del dirigente scolastico

Sul sito dell’istituto lo stesso dirigente scolastico dell’istituto, Renzo Ronconi, ha spiegato in una nota: “La scuola che dirigo dal 1 settembre ha svolto un grande lavoro nei mesi estivi per organizzare la riapertura. Come molte altre scuole, ha affrontato le difficoltà di questi ultimi giorni con spirito costruttivo e collaborativo: tra queste difficoltà, i ritardi nella consegna degli arredi. I banchi, ordinati con largo anticipo, arriveranno domani pomeriggio e nel primo giorno di scuola, che è stato un giorno di festa, abbiamo solo evitato di rimettere quelli vecchi”.

Sulla foto finita al centro delle polemiche, il dirigente spiega che si tratterebbe semplicemente di una leggerezza da parte di un’insegnante: “La foto ritrae bambini che, durante un’attività didattica, stanno disegnando sereni in libertà: un’ingenuità, da parte dell’insegnante, farla girare, ma sbagliato e grave strumentalizzarla, strumentalizzando, con essa, soprattutto i bambini, in una giornata nella quale avevamo riscontrato solo grande entusiasmo e nessuna criticità. Nel mio Istituto ho trovato docenti preparati e motivati, che difendo, e bambini sorridenti e felici di tornare a scuola. Questa è l’immagine che porto nel cuore da questo primo giorno e che desidero rimanga a famiglie ed insegnanti”.

La lettera di Toti per chiedere spiegazioni: “Situazione inaccettabile”
Toti aveva anche scritto una lettera al direttore generale dell’ufficio scolastico della Liguria, Ettore Acerra, per “chiedere spiegazioni” sulle “gravi criticità riguardanti la mancata consegna di banchi che ha costretto le scuole a fare lezioni sulle sedie”. E ancora: “Chiediamo di conoscere quali sono le tempistiche di consegna che sono state assicurate alle scuole dal commissario straordinario per l’emergenza. Chiediamo di individuare una soluzione adeguata a fronteggiare la situazione ritenuta inaccettabile e non conforme alle disposizioni adottate per assicurare un regolare avvio dell’anno scolastico”

Facebook