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Turismo, aeroporto di Aquino: c’è l’intesa tra le parti

L’aeroporto di Aquino rappresenterebbe il terzo scalo aereo del Lazio

La forte differenza rispetto al passato è che l’aeroporto di Aquino già esiste: nella città di San Tommaso infatti c’è una pista lunga circa un chilometro, a poche centinaia di metri dalla ferrovia e dall’autostrada Roma-Napoli. L’obiettivo finale consisterebbe nel alleggerire il flusso di traffico di Fiumicino e Ciampino, offrendo all’intera provincia di Frosinone concrete prospettive di sviluppo turistico e di rilancio economico e occupazionale.

L’incontro fra le parti

Sono quindi al lavoro da settimane il Comune e il Consorzio per lo sviluppo industriale del Lazio Meridionale (Cosilam), guidati dal sindaco Libero Mazzaroppi e dal presidente Mario Abbruzzese. Proprio ieri, i due enti si sono riuniti per far ripartire in poco tempo l’aeroporto di Aquino. Sarà decisivo l’incontro con l’Enac (l’ente nazionale per l’aviazione civile), previsto per il prossimo 5 novembre. Due sono i fronti su cui si è articolata la riunione: da una parte la creazione di un aeroporto dei voli low cost e, parallelamente, quella più a breve termine per l’aeroporto turistico/sportivo e di protezione civile del centro Italia e delle isole. Tutti i presenti, il presidente del Cosilam Mario Abbruzzese, il direttore generale Annalisa D’Aguanno, il sindaco di Aquino Libero Mazzaroppi e il consigliere comunale di Aquino Maria Rita Scappaticci, hanno concordato sul fatto che «l’aeroporto rappresenta uno straordinario strumento di sviluppo capace di dare anche importanti risultati dal punto di vista economico-occupazione andando a generare nuove filiere industriali». A sostenere il rilancio dell’aeroporto del Lazio meridionale c’è anche il consigliere regionale Pasquale Ciacciarelli (FI), presidente della commissione Turismo alla Pisana: «Con Aquino – sostiene – si eviterebbe un ampliamento di quello di Fiumicino e un incremento di voli su Ciampino, favorendo lo sviluppo turistico della Ciociaria»

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