Dopo aver inveito contro gli immigrati, le donne e i musulmani. Il presidente degli Stati Uniti ha trovato una nuova crociata.

Noto ormai alla stampa estera e nazionale per le sue dichiarazioni poco diplomatiche e sensazionalistiche, Donald Trump torna a dare spettacolo. Secondo Axios, fonte molto vicina a ciò che accade alla Casa Bianca, il presidente ha fatto diverse battute su come il problema della dipendenza da droghe sia stato eliminato in Cina o a Singapore. “Loro semplicemente li fanno fuori”. Interessante la pena di morte.

Ma come al solito Trump non si è fermato alle battute. Secondo lui infatti, un approccio morbido rispetto alla questione non avrebbe alcun effetto. Prima di tutto, il governo dovrebbe insegnare ai bambini che drogarsi equivale a morte certa. In questo modo si eliminerebbe parte del problema. Rimane ancora come sistemare gli spacciatori.

Trump ha confessato che gli piacerebbe una legge che infligga la pena di morte ai narcotrafficnati. Tuttavia, è convinto che sotto il sistema americano non si potrà mai arrivare ad una legge così dura.

Kellyanne Conway, responsabile dei provvedimenti anti-droga della Casa Bianca, sostiene che Trump abbia una visione meno netta. Riporta infatti che il presidente stesse parlando dei trafficanti che hanno un’ampia fetta del mercato e che, dunque, uccidono milioni di persone ogni anno. Il punto è che alcuni stati applicano la pena di morte ad un assassino per aver ucciso una persona, metre uno spacciatore, che porta in una comunità una piccola quantità di fentanyl può portare molte più morti in un solo weekend e rimanere impunito.

Trump potrebbe dunque spingere per una legge che preveda un minimo di 5 anni obbligatori per i trafficanti che spaccino 2 grammi di fentanyl. È stata scelta appositamente questa quantità perchéè secondo le statistiche della DEA, è succificiente per portare alla morte. Adesso, bisogna spacciare 40 grammi perché ci siano i 5 anni obbligatori.