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Trento e Leopoli in lizza per la Capitale europea del volontariato

Il sindaco: “Siamo onorati. Ora facciamo il tifo per la città ucraina.”
L’assessore Maule ai volontari: “È il riconoscimento del vostro grande valore. Grazie a tutti. Tenetevi pronti, il viaggio continua.”

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È arrivato l’annuncio ufficiale: il Cev (Centre for European volunteering) ha comunicato che le città candidate a Capitale europea del volontariato per il 2024 sono due, Trento e Leopoli (Lviv), in Ucraina. La scelta della città vincitrice è prevista entro la fine dell’anno, ma il sindaco Franco Ianeselli, appena appresa la notizia, ha dichiarato: “Siamo onorati e orgogliosi di essere stati scelti insieme a Leopoli per questo titolo così importante. Noi naturalmente facciamo il tifo per Leopoli, oggi in prima linea nell’accoglienza dei rifugiati. E ci impegniamo a costruire un ponte tra le due città, già unite dalla comune appartenenza all’impero austroungarico e dai colori municipali, il giallo e il blu. Forza Leopoli!”

Tutte le associazioni e i soggetti che si sono impegnati nel percorso che ha portato all’ufficializzazione della candidatura ora saranno coinvolte in una nuova sfida, che sarà quella di trovare i modi e gli strumenti per collaborare con la municipalità e con il volontariato di Leopoli. Aggiunge il sindaco: “Per quanto ci riguarda, la candidatura di Leopoli accanto a Trento è un’opportunità, un invito a metterci in gioco e a mobilitare le nostre forze migliori per essere di sostegno a una città che, proprio perché è stata toccata marginalmente dal conflitto, è diventata il punto di approdo di tanti ucraini in fuga dalle zone martoriate dai bombardamenti. Possiamo dire che perdere potrebbe essere l’occasione per crescere, per guardare al di fuori dei nostri confini e coinvolgere il nostro volontariato in una nuova avventura solidale”.

Conclude Chiara Maule, assessora al Welfare: “Essere stati selezionati per la ‘finale’ è una conferma ulteriore del valore straordinario del nostro volontariato. Sicuramente il nostro percorso non finisce qui perché il cammino che abbiamo fatto insieme per costruire questa candidatura è stato lungo, intenso, importante. Il cammino stesso rappresenta per noi un valore e un programma da onorare. Come? In primo luogo sostenendo le associazioni e i volontari. Poi cercando di condividere insieme una visione di futuro, di far crescere le relazioni, la coesione e l’equità nei nostri quartieri. E infine allenandoci a dirigere lo sguardo anche oltre la città, a quelle zone del mondo in cui la sofferenza è pane quotidiano”. Conclude l’assessora: “Un grande grazie va a chi ha lavorato per la candidatura, a chi si è messo in gioco condividendo esperienze e saperi. A tutti costoro dico: tenetevi pronti, il viaggio continua”.

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