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Tre rampolli della Roma Bene denunciati per aver gareggiato con dei gommoni sul Tevere

Uno dei fermati ha dichiarato agli agenti: «Mio padre è un notaio, se ci cacciano dal circolo mi disereda»

 

 

La noia del sabato sera, l’alcol e le spalle coperte hanno motivato tre giovani rampolli della Roma Bene a gareggiare sul fiume Tevere con dei gommoni. Da Roma all’Isola Tiberina, il tragitto prescelto dai ragazzi. Il primo che arriva all’ombra del Fatebenefratelli ha vinto e il perdente? Paga da bere a tutti. Gli agenti hanno fermato la nuova follia dei ricchi di Roma Nord e i tre giovani non hanno opposto resistenza. I gommoni, appartenenti a dei circoli privati, sono stati sequestrati, una multa da 1.400 euro e una denuncia per guida in stato di ebbrezza emesse nei confronti dei giovani e infine una diffida ai due circoli interessati per mancato controllo.

Le giustificazioni dei rampolli sono state più che esilaranti:  «Si erano slegate delle canoe e volevamo recuperarle, correvamo per una questione d’emergenza: se quelle barche si fossero danneggiate sarebbe stato un problema…».  E ancora: «Mio padre è un notaio, se ci cacciano dal circolo mi disereda». Questo non è certo il primo gioco folle dei rampolli romani. In passato si sono viste Lamborghini che sfrecciavano sul Raccordo a 300 orari. Oppure gare su una ruota all’interno di villa Borghese. E ancora corse su scooter da una sponda all’altra del ponte della Scienza.

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