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Tragedia a Mussomeli, uccide la ex e la figlia di lei. Poi si toglie la vita

Mussomeli (Caltanissetta), 31 gennaio 2020 – Un ragazzo di 27 anni, Michele Noto, ha ucciso la ex compagna 48enne, Rosalia Mifsud, e la figlia di lei, Monica Di Liberto, di 27 anni, poi si è tolto la vita. La tragedia è avvenuta nella notte a Mussomeli (Cl).

Il duplice omicidio, seguito da un suicidio, si è consumato in un’abitazione del centro storico. I carabinieri e il personale del 118 quando sono giunti sul luogo del delitto i tre erano già privi di vita. Gli investigatori sono al lavoro per determinare l’esatta dinamica e il movente, forse passionale, del duplice femminicidio. 

Secondo una prima ricostruzione Noto cercava di riallacciare la relazione con la donna, ma lei non voleva. Intorno alla mezzanotte il raptus di follia, il giovane sfonda la porta dell’abitazione dove abitavano le due donne, in via Santa Maria Annunziata, e fa fuoco prima verso la ex, poi rivolge l’arma contro la figlia di quest’ultima, avuta da un precedente matrimonio. Infine si uccide. I tre corpi senza sono stati scoperti da un altro figlio della donna e dal fidanzato della figlia. Il 27enne ha usato una pistola che deteneva regolarmente perchè aveva un porto d’armi sportivo. I carabinieri nella casa hanno trovato un cuscino usato dal killer per cercare di silenzare i colpi di pistola.

Noto, che non aveva precedenti, lavorava saltuariamente per un’impresa di onoranze funebri. I militari hanno anche appurato che la donna non aveva mai sporto denuncia per molestie. 

Il primo a udire qualcosa è stato il vicino, ma non è riuscito a capire che si trattasse di spari, anche perchè i colpi erano attutiti dal cuscino. I tre corpi senza vita sono stati trovati più tardi, quando il fidanzato di Monica, insospettito dei silenzi su WhatsApp della ragazza, e conoscendo la situazione di crisi della coppia, ha deciso di recarsi nell’abitazione insieme all’altro figlio della Mifsud. Gli investigatori spiegano: “Si erano sentiti su WhatsApp e la ragazza gli aveva detto della presenza di Noto in casa. Poi le comunicazioni si sono interrotte”. 

Il ragazzo di Monica ha subito ha compreso che qualcosa non andava e ha contattato il fratello della vittima, un 21enne. I due sono corsi a casa delle due donne, e nella camera da letto hanno trovato i corpi senza vita dei tre.

La città è sotto choc, e il  sindaco di Mussomeli, Giuseppe Catania, ha annunciato: “Proclamerò il lutto cittadino. La comunità di Mussomeli è sconvolta per quanto accaduto. È sicuramente un evento che ci ha scossi profondamente, sia per la tragedia in sé, tre giovani vite spezzate, e ancora più sconvolgente per il fatto che si tratta di persone che non hanno mai fatto nulla di strano e quindi non era un fatto prevedibile”.
Il primo cittadino continua, ancora incredulo: “Il ragazzo era una persona tranquilla che non ha mai dato motivo di pensare che potesse compiere azioni del genere. In questo momento il mio pensiero va ai familiari delle due giovani vittime, madre e figlia, ma anche ai familiari del giovane ragazzo che vivono un momento di grande dolore sia per il fatto accaduto che per la perdita del loro figlio”.

Il racconto di un vicino: “Ieri sera, verso le 21.30, era venuta a casa nostra e insieme a mia moglie avevano realizzato una tenda”. Poi intorno alle 23 si erano salutati. “Non era preoccupata, non ci ha raccontato nulla, era tranquillissima”, racconta il vicino di casa, che spiega di aver sentito dopo poco meno di un’ora dei colpi. “Quattro-cinque rumori, come fossero botti, seguiti a distanza di altri 20 minuti da altri 4-5 colpi. Poi 10 secondi di silenzio e, infine, un ultimo colpo. Ho pensato che fossero porte o finestre che sbattevano, mai avrei potuto pensare a colpi di pistola, altrimenti avrei immediatamente chiamato i carabinieri”. 

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