A Venezia è stata sgominata una banda che importava droga, in particolare cocaina, dal Sud America.

Sono stati arrestati il calabrese Antonino Vadalà, implicato anche nell’omicidio del giornalista Jan Kuciak. Prima era stato arrestato e rilasciato. Adesso però le porte del carcere si sono aperte sul serio. I capi di accusa sono associaizone a delinquere finalizzata al traffico internazionale di droga, di riciclaggio e di autoriciclaggio.

Non solo, la guardia di finanza di Venezia ha scoperto un’organizzazione affiliata alla ‘Ndrangheta. Nello specificio, il clan aveva base ad Àfrico, in provincia di Reggio Calabria. 11 le persone interessate da ordinanza di custodia cautelare in carcere, 3 ai domiciliari e 3 sottoposte a obbligo di firma. Per due coinvolti è scattato anche il provvedimento di fermo.

Gli arresti di questa ultima retata però sono solo la punta dell’iceberg. Già nel 2015 c’era stata l’operazione Bigiotteria. In quel frangente erano stati sequestrati 400 chili di cocaina. Tutto merito di un agente della guardia di finanza che stava indagando sotto copertura. L’agente riuscì a scoprire un traffico di droga che partiva dall’Ecuador per esportare in Veneto, Lombardia, Slovenia e Slovacchia.

Dopo il 2015 i membri della banda erano finiti in carcere. Ma questo non ha fermato Attilio Vittorio Violi, il capo. Anche se era recluso nel carcere di Tolmezzo, aveva ricominciato a gettare le bassi per le sue attività criminali legate alla droga. Tramite i colloqui con la moglie dava indicazioni a i suoi uomini su com muoversi. Inoltre, è stato intercettato un pizzino n il nome di una persona reclutata in carcere che avrebbe fatto al caso loro per rimettere in sesto l’organizzazione in Veneto.