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Toscana: Nardella e Rossi contro il razzismo

Il sindaco Nardella e il presidente della regione Toscana Rossi contro il razzismo.

Dario Nardella, sindaco di Firenze, ed Enrico Rossi, presidente della regione Toscana, hanno scritto una lettera contro il razzismo.

“Il nuovo governo si è subito contraddistinto per la sua propaganda basata sulla discriminazione razziale ed etnica. Certamente il numero uno di questa propaganda è il Ministro dell’Interno, nel silenzio sconvolgente e accondiscendente dei suoi alleati. Questa propaganda manipola e distorce il linguaggio con metodo scientifico. Usa le ansie, le paure, le fragilità dei cittadini, spingendoli verso l’odio e il disprezzo degli altri. I poveri diventano cattivi, pericolosi e, soprattutto, stranieri, con parole d’ordine solo apparentemente nuove ma connesse alle pagine più nere della storia italiana.

La senatrice a vita Liliana Segre, in occasione del dibattito sulla fiducia al nuovo governo, ha pronunciato le seguenti parole: ‘Mi rifiuto di pensare che la nostra civiltà democratica sia sporcata da leggi speciali, se accadrà mi opporrò con tutte le forze’. Parole scolpite. E quel ‘se accadrà’ si sta avverando. Il nostro monito non è un’esagerazione. Le leggi razziali non arrivano per caso, ma fermentano lentamente, attraverso l’individuazione di presunti nemici del popolo eletti a capro espiatorio e attraverso l’istigazione all’odio. Gli immigrati di oggi come gli ebrei, gli omosessuali, i Rom e i Sinti negli anni ’30.

(…) Ora è giunto il momento di mobilitarsi per difendere la nostra democrazia da una minaccia che ci è familiare e che dobbiamo essere in grado di riconoscere da lontano. Per questo lanciamo un appello al Presidente della Repubblica e al mondo dell’informazione perché le parole degli esponenti di questo governo siano valutate negli effetti lesivi dei principi costituzionali e chiamiamo i rappresentanti delle istituzioni democratiche, i partiti e le forze sociali a sottoscrivere questo testo e a impegnarsi per organizzare nella prossima settimana una manifestazione pubblica, dandoci appuntamento a Firenze”.

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