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Toscana: agricoltori chiedono legittima difesa contro lupi e cinghiali

Gli agricoltori toscani hanno lanciato un appello per ottenere la legittima difesa nei confronti dei lupi e dei cinghiali.

Gli agricoltori non ce la fanno più a sopportare le mille incursioni da parte di lupi e cinghiali. Così, hanno deciso di chiedere che gli venga riconosciuta la legittima difesa nel caso in cui dovessero intervenire.

L’annuncio di questa richiesta è arrivato a Milano durante Vivite, la festa del vino. È stato Ritano Baragli, referente sezione prodotto vitivinicolo Confcooperative FederAgriPesca della Toscana, a parlare della questione.

“Il ministro ha ben compreso il problema serio e reale e ci ha garantito il suo impegno e quello del ministero che dirige per porre sotto controllo, anche con una legge ad hoc, un fenomeno che quando viene fatto crescere senza limitazioni mette a rischio le produzioni. Proponiamo che ci sia una possibilità di legittima difesa contro chi assale i nostri campi. Chiediamo che all’agricoltore sia garantita la possibilità di difendere se stesso e i propri beni: una legge ad hoc che riconosca al coltivatore il diritto di abbattere (con la licenza di caccia) gli animali che invadono i campi”.

Ci sono infatti più di 500 mila cinghiali. Una popolazione decisamente ampia che, se non controllata in modo adeguato, può portare molti problemi agli agricoltori che vorrebbero solo prendersi cura del loro terreno in santa pace.

Baragli ha infatti spiegato che: “Ormai un qualsiasi agricoltore deve mettere fra i suoi costi fissi sia i danni diretti che subirà, sia le misure di prevenzione e dissuasione che deve mettere in campo per difendersi. Costi che vanno a incidere sul prezzo finale e che rischiano di farci stare fuori mercato, ma senza i quali, purtroppo, ogni produttore corre il rischio di vedere distrutto il proprio lavoro”.

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