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Torino ricorda Bruno Caccia, procuratore ucciso dalla ‘ndrangheta

Bruno Caccia è stato un magistrato italiano, che venne ucciso dalla ‘ndrangheta nel 1983. Torino celebra la sua memoria con un incontro al Campus Einaudi.

Oggi, 26 giugno, si ricorda il 35esimo anniversario della morte di Bruno Caccia, procuratore che venne ucciso a Torino in un agguato della ‘ndrangheta. Succedeva 35 anni fa, e oggi la città di Torino ha organizzato un incontro in memoria del magistrato. Si terrà al Campus Luigi Einaudi, organizzato da Unione Universitari Torino e Libera Piemonte.

Bruno Caccia fu ucciso da un gruppo di quattro persone, durante una passeggiata con suo cane vicino a casa sua. Il magistrato non aveva la scorta, e per gli assassini non dev’essere stato difficile togliergli la vita mentre camminava sulla precollina torinese. L’efferato crimine scatenò un’ondata di sdegno e sconforto nella città di Torino, come anche le successive indagini. Le ricerche sui responsabili fecero emergere anche casi di connivenze e amicizie tra magistrati e individui legati alla malavita che erano intenzionati a uccidere il magistrato incorruttibile. Il mandante dell’assassinio venne individuato in Domenico Belfiore, boss della ‘ndrangheta che oggi sconta la pena ai domiciliari per una grave malattia. Lo scorso anno, invece, è stato condannato all’ergastolo l’esecutore, Rocco Schirripa. La Corte d’Assise di Milano ritiene che Schirripa, panettiere 65enne arrestato nel dicembre 2015, fosse uno dei quattro che uccisero Bruno Caccia a colpi di pistola.

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