L’ex fiancheggiatore delle Brigate Rosse Salvatore Scivoli è stato arrestato per tentato omicidio e rapina aggravata.

L’ex fiancheggiatore del gruppo terroristico, che ha seminato il panico negli anni ’70, torna a far parlare di sè. E non è da solo.

L’uomo aveva già scontato in carcere una pena di 17 anni per rapina. Proprio lì, avrebbe deciso di unirsi alla lotta armata. Nel 2007 venne arrestato con l’accusa di essere un fiancheggiatore delle Brigate Rosse.

In altre parole, gli avrebbe fornito delle armi. Nel 2012 la corte d’Assise di Milano  lo assolse dall’accusa.

Non pago delle sue gesta, Scivoli ha deciso di riprovare. Insieme al complice Giuseppe Argento, hanno tentato una rapina in una sala slot vicino corso Sicilia.

Quando il proprietario ha provato a reagire, i due hanno piantato una pallottola nel montante del parabrezza della sua auto.

Secondo le ricostruzioni, la vittima era andata in banca per depositare i soldi incassati con le macchinette. A questo punto sono entrati in azione l’ex fiancheggiatore e il suo complice.

I due prendono il denaro e fuggono a bordo di un’automobile. Il titolare però li insegue. Argento allora scende dall’auto e spara in direzione di qualla del proprietario.

Gli inquirenti sono riusciti a risalire ai due uomini attraverso la descrizione della loro auto. In casa di Argento è stata trovata una Beretta calibro 7.65 con la matricola abrasa. Attraverso l’analisi balistica, si è scoperto essere l’arma usata durante la rapina.