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Thailandia: sciopero della fame, ricoverato leader proteste

 

Uno dei principali attivisti thailandesi pro-democrazia, Parit “Pinguino” Chiwarak (23 anni), è stato ricoverato ieri sera in un ospedale di Bangkok per il peggioramento delle sue condizioni di salute dopo 46 giorni di sciopero della fame in carcere. Lo hanno riferito le autorità thailandesi.

Parit, arrestato mesi fa con l’accusa di lesa maestà, ha perso 12 chili in un mese e mezzo e ne pesa ora 94. Il suo ricovero si è reso necessario dopo un esame medico nell’ospedale dove è detenuto, nonostante le dieci richieste di rilascio su cauzione finora respinte.
Parit è uno dei leader più carismatici del movimento di protesta anti-governativa che l’anno scorso ha portato ripetutamente in piazza decine di migliaia di persone, espandendo poi le sue richieste a quelle di una riforma del sistema monarchico. Un obiettivo considerando troppo radicale dalla maggioranza silenziosa nel regno; insieme a un giro di vite giudiziario che ha portato in carcere diversi giovani leader della protesta, ciò ha contribuito a far perdere inerzia al movimento di dissenso.
In Thailandia vige la legge di lesa maestà più severa al mondo, con pene fino a 15 anni di reclusione per ogni capo di imputazione.
Nell’ultimo decennio, cumulando accuse contro dissidenti, i tribunali thailandesi hanno emesso sentenze fino a oltre trent’anni di carcere per il reato di offesa alla famiglia reale.

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