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Terremoto Croazia: notte di paura, nuove scosse all’alba

 

In Croazia per tutta la notte si è continuato a scavare tra le macerie di Petrinja, Sisak e delle altre località colpite dal violento terremoto di ieri alla ricerca di possibili superstiti o altre eventuali vittime. Il bilancio del sisma di magnitudo 6.4 è ancora fermo ad almeno sette morti e decine di feriti, molti dei quali in coindizioni gravi.

Nelle prime ore di stamane, come riferiscono i media regionali, altre tre scosse di magnitudo 4.9, 4.8 e 4.7 si sono registrate nella regione di Sisak e Petrinja, una cinquantina di km a sud della capitale Zagabria, devastata dal terremoto di ieri. Finora non sono giunte notizie di ulteriori danni importanti o nuove vittime. Migliaia di persone terrorizzate per paura di nuovi crolli hanno trascorso la notte nelle auto o nelle strade riscaldandosi con falò e riparandosi dal freddo con coperte e indumenti caldi. Petrinja, la località più duramente colpita, è semidistrutta, ma danni notevoli hanno subito anche Sisak, capoluogo della regione interessata dal sisma, Glina, Majske Poljane. Nella stessa Zagabria – già scossa lo scorso marzo da un forte terremoto di magnitudo 5.5 – si sono registrati nuovi danni a case e edifici pubblici. Danneggiate in particolare le sedi del governo e del parlamento che ieri sono state velocemente evacuate. Nelle zone colpite continuano ad affluire squadre di soccorritori e della protezione civile da tutto il Paese. L’Esercito ha mobilitato 300 militari, mentre l’Italia ha inviato una unità della nostra protezione civile.
Nella tarda serata di ieri il premier croato Andrej Plenkovic ha annunciato un primo stanziamento di aiuti pari a 16 milioni di euro. Aiuti sono stati promessi dall’Unione europea, e nelle prossime ore è atteso nel Paese balcanico Janez Lenarcic, commissario Ue per la gestione delle crisi.

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