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Termina la visita di Erdogan in Italia, tra incontri, cene e proteste

Durante la protesta sono stati fermate due persone

Poco dopo le ore 22 è decollato l’aereo speciale con a bordo il presidente turco Tayyip Erdogan, in visita lampo in Italia. L’agenda del presidente era fittissima di appuntamenti: un colloquio con il Papa, un incontro con il presidente della Repubblica Sergio Mattarella e un meeting con il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni. Non sono mancate però proteste e scontri. Roma per garantire la pubblica sicurezza ha schierato oltre 3000 poliziotti e ha istituito zone off limits.

L’Italia è il primo Paese a ricevere il presidente turco dopo l’ultimo attacco delle forze armate di Ankara su Afrin, in Siria, causando decine di vittime tra i combattenti e i civili curdi, da sempre impegnati nella lotta contro l’Isis. Erdogan, accompagnato da moglie, figlia e cinque ministri, ha incontrato Papa Francesco in Vaticano per un’ora. Erdogan, primo capo di Stato turco a recarsi in Vaticano da 59 anni, ha ricevuto in dono da Francesco un medaglione con un angelo della pace che “strangola il demone della guerra, simbolo di un mondo basato sulla pace e sulla giustizia”, e il messaggio per la pace di quest’anno. Il presidente turco ha ricambiato con una panoramica di Istanbul in ceramica e quattro libri riguardanti sul massimo poeta mistico persiano. Nel colloquio privato si è discusso di Gerusalemme, della questione dei migranti, delle persecuzioni dei cristiani e della “necessita’ di promuovere la pace e la stabilita’” nella regione mediorientale “attraverso il dialogo e il negoziato, nel rispetto dei diritti umani e della legalità internazionale”. Al termine dell’incontro, Erdogan ha visto il segretario di Stato della Santa Sede, Pietro Parolin, e ha visitato la Basilica di San Pietro.

La visita di Stato è proseguita nel pomeriggio con il colloquio al Quirinale, dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Successivamente si è recato a palazzo Chigi per salutare il presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni

All’incontro a Palazzo Chigi hanno partecipato anche i ministri Roberta Pinottidegli, Angelino Alfano e Carlo Calenda. In serata era prevista una cena in hotel con un gruppo di imprenditori italiani, tra coloro che maggiormente investono in Turchia.

Le proteste contro Erdogan

Nonostante le imponenti misure di sicurezza predisposte dal ministero dell’Interno, nell’unica manifestazione di protesta autorizzata si sono registrati scontri. Il sit-in promosso da Rete Kurdistan Italia presso Castel Sant’Angelo è degenerato quando un gruppo di attivisti ha tentato di forzare il cordone di agenti per muovere in corteo verso il Vaticano. La Polizia ha respinto i manifestanti e ha fermato due persone. Tra gli striscioni esposti “Boia Erdogan! Giu’ le mani dal Kurdistan” e “Stato turco assassino”.  La questura di Roma ha reso noto nella serata di ieri il bilancio degli scontri: due fermati e 18 identificati. “La manifestazione era regolarmente preavvisata e condivisa con i promotori per garantire il diritto al dissenso – sottolinea la Questura -. Definitivamente conclusa quando il dissenso è stato rivolto contro le forze dell’ordine”.

A cura di Giovanni Cioffi

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