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Tentato suicidio nel carcere di Marassi | Detenuto aggredisce agente polizia penitenziaria

 

Intorno alle ore 14 di lunedì 14 ottobre 2019 un detenuto italiano, isolato per epatite e scabbia nel carcere genovese di Marassi, si è prima procurato dei tagli, poi durante la medicazione si è scagliato contro un agente di polizia penitenziaria, colpendolo al volto. Solo l’immediato intervento di altri uomini della penitenziaria hanno evitato il peggio. A riferirlo è Fabio Pagani, segretario regionale della Uilpa polizia penitenziaria.

Il malcapitato agente, trasportato al pronto soccorso, ha riportato una prognosi di 5 giorni, mentre in prima sezione al piano terra un detenuto magrebino è stato salvato dalla polizia penitenziaria da morte certa: era appeso al cappio procurato con delle lenzuola all’interno del bagno della camera. Il detenuto è stato trasportato d’urgenza al pronto soccorso.

«Le carceri – dice Pagani – ormai sono veri e propri campi di battaglia, servono misure straordinarie in favore della polizia penitenziaria e, in generale, delle carceri. Il sistema non regge. Il numero dei detenuti continua progressivamente ad aumentare (750 circa a Marassi) e aumenta il sovrappopolamento dei penitenziari, mentre gli organici della polizia penitenziaria continuano a subire decremento. Auspico pertanto – conclude il sindacalista -, che il ministro Bonafede voglia finalmente avviare il più volte annunciato tavolo di confronto per discutere di tutte queste problematiche».

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