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Tav: ingegneri bocciano analisi costi-benefici

Gli ingegneri di Lombardia e Piemonte hanno bocciato l’analisi costi-benefici, sostenendo che la tav sia una costruzione strategica.

Il Movimento 5 Stelle ci ha riprovato, ma è andata male anche questa volta. La nuova analisi costi-benefici è stata bocciata dagli ingegneri di Lombardia e Piemonte.

Gli ingegneri sostengono che le previsioni di traffico per il Terzo Valico, presentate nell’analisi, siano errate. Secondo loro, le due Acb hanno: “trascurato di considerare dati più precisi già disponibili o facilmente ricavabili, e adottando così in modo molto discutibile alcuni scenari che non tengono in debito conto le modalità di sviluppo dei volumi che si possono facilmente ottenere sia dal trasferimento modale sia dalla nascita di nuova domanda”, si legge sul Sole24ore.

Anche i criteri per valutare i benefici ambientali sono risultati estremamente sommari: “I criteri adottati per il calcolo dei benefici ambientali (esternalità) si fondano su presupposti volti a mettere in discussione (volutamente o no) gli obiettivi stessi stabiliti dalle politiche nazionali e comunitarie”.

In questo modo vengono sottostimati notevolmente i benefici ambientali rispetto a quelli ottenibili dalla corretta applicazione delle Linee Guida. Il tutto in contrasto con quanto indicato dall’Unione Europea in materia.

I professionisti hanno ricordato che: “La nuova linea Torino-Lione è un link fondamentale nella rete di collegamento transnazionale perché permette di attrarre traffico da tutti i valichi dell’arco alpino occidentale e di costituire un’efficace alternativa, oggi quasi inesistente tra Italia e Francia, al trasporto delle merci su gomma”.

L’Italia ha davvero bisogno di questa linea. Sarà abbastanza per far cambiare idea al Movimento 5 Stelle?

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