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Tar dell’Umbria da ragione al comune, chiusa la sala scommesse aperta di fronte alla scuola

Il Tar dell’Umbria ha messo la parola fine alla vicenda della sala scommesse aperta proprio di fronte alla scuola elementare Ciabatti.

La prevenzione della ludopatia nei soggetti minori di età deve essere di interesse pubblico, e di fronte a questo le attività private non possono che cedere il passo.

La Vicenda

Tutto nasce dall’apertura di una sala scommesse proprio di fronte alla scuola Ciabatti e vicina a altri istituti scolastici del quartiere. Subito si sono mobilitati le associazioni cittadine (RiVivi Borgo Sant’Antonio-Porta Pesa, Libera Umbria contro le Mafie, Società di Mutuo Soccorso, Vivi il Borgo) e quelle dei genitori degli oltre 1300 alunni delle scuole del quartiere (scuola media Foscolo e scuola materna Santa Croce, oltre al già citato Ciabatti).

Grazie all’impegno del Sindaco Romizi, è stata possibile la modifica del regolamento comunale che ha equiparato le sale scommesse alle sale giochi in termini di distanza (500 metri dai luoghi sensibili), a cominciare dalle scuole.

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