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Tamponi abusivi nel Savonese, denunciati medico e infermiera

 

I Finanzieri del Comando Provinciale di Savona hanno portato alla luce il modus operandi di un’infermiera originaria della provincia di Cuneo, presidente di una cooperativa sociale, che effettuava abusivamente rapid test nasali SARS-CoV-2, al prezzo di 13,50 euro ciascuno, in un gazebo allestito nel parcheggio di un centro commerciale di Albenga, in provincia di Savona.

Sono state denunciate tre persone, tra le quali un medico.

In particolare, nell’ambito dell’intensificazione dei servizi di controllo economico del territorio e sul rispetto delle norme in materia di emergenza epidemiologica da COVID -19, i militari della Compagnia di Albenga hanno accertato come la donna, di 45 anni, effettuasse prelievi di campioni biologici senza le necessarie autorizzazioni.

Tra l’altro, le indagini svolte hanno consentito di appurare che l’infermiera operava anche in totale violazione delle norme che tutelano la privacy e omettendo di rilasciare la prevista informativa, raccoglieva i dati sensibili dei soggetti che effettuavano il tampone e li trasmetteva alla propria assistente, una donna piacentina di 59 anni, che li processava senza averne titolo. Quest’ultima, inoltre, per la generazione del Green pass, procedeva all’inserimento dei dati al Portale T.S. in una Regione diversa da quella in cui venivano effettuati i tamponi, utilizzando, tra l’altro, abusivamente le credenziali fornite da un medico di medicina generale, una 56enne della provincia di Cremona. Centinaia i tamponi effettuati illecitamente nel comprensorio ingauno.

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