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Suprematista, frasi per gioco

 

Erano frasi dette per gioco, per scherzare. Non progettavo nessun attacco, nessuna strage .

    Era il mio modo per sfogare la mia rabbia, la mia frustrazione”.

E’ quanto ha detto oggi al gip Andrea Cavalleri, il giovane suprematista di Savona arrestato venerdì dalle Digos di Genova e Savona, coordinate dalla procura di Genova. Le indagini sono partite dalla procura per i minorenni di Torino che ha iscritto nel registro degli indagati l’amico diciassettenne.
Cavalleri, difeso dagli avvocati Giuseppe Sciacchitano e Andrea Andrei, ha risposto alle domande del gip Paola Faggioni ma ha, sostanzialmente, ridimensionato il suo ruolo. Il giovane, che era seguito da uno psicologo, verrà sottoposto a perizia psichiatrica.
Il giovane, che nel 2015 aveva partecipato a una mostra sulla Resistenza per cui era stato premiato con un viaggio ad Auschwitz per approfondire lo studio, aveva creato una chat su Telegram (Sole nero) in cui aveva pubblicato un manifesto col quale incitava alla lotta contro ebrei, persone di colore, donne e omosessuali. Secondo gli investigatori, il giovane stava diventando pericoloso. “Voglio fare una strage” scriveva e progettava di uccidere donne alle manifestazioni femministe o studenti in una scuola. “Meglio morire in uno school shooting che vivere da soli una vita di m…”, ripeteva.

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