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Superenalotto: chi vince il jackpot, più povero in 24 mesi

Secondo uno studio del Cnr, chi vince il jackpot al Superenalotto diventa più povero in 24 mesi.

Uno studio del 2017 condotto dal Cnr, reddito e cultura non sono correlate con l’intensità del gioco d’azzardo. Tutti, senza considerare la provenienza e il ceto sociale, rimangono colpiti dal meccanismo del gioco d’azzardo.

La ricerca ha dimostrato che l’87% dei vincitori di jackpot, con premi anche da 200 milioni, torna ad essere povero nei successivi 24 mesi.

Il premio Nobel per l’economia Richarda Thaler ha studiato il mental accounting e ha spiegato che la reazione è completamente diversa, in base alla fonte da cui proviene il denaro. La propensione al rischio cambia proprio in base a quest’ultima.

Se la cifra deriva dal lavoro, si tende a fare investimenti a basso rischio. Se la cifra viene prodotta dalla fortuna, come nel caso del Superenalotto, si ha una propensione maggiore al rischio.

La percezione di aver faticato per ottenere quei soldi gioca un ruolo fondamentale. Se non si ha questa sensazione, la voglia di rischiare cresce in modo esponenziale.

In questo modo si arriva a parlare di ottimismo irrealistico, ovvero quando una persona è così fortunata da pensare di essere quasi magica.

Se non avete mai vinto potete stare tranquilli, non ritornerete ad essere più poveri in meno di due anni.

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