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Suicidio nel carcere di Ivrea, i detenuti protestano

Un detenuto del carcere di Ivrea si è tolto la vita impiccandosi con un lenzuolo. Gli altri detenuti hanno protestato contro le condizioni in cui vivono.

La scorsa notte un detenuto extracomunitario del carcere di Ivrea è stato trovato morto. Il prigioniero si è tolto la vita impiccandosi con un lenzuolo alle grate della sua cella, posta al primo piano destro della casa circondariale. Questo ha generato agitazione negli altri detenuti, che hanno dato il via a una protesta per denunciare le condizioni in cui sono costretti a vivere. È successo oggi, nel primo pomeriggio. Alcuni carcerati si sono rifiutati di tornare nelle loro celle, e si sono arrampicati sul muro del cortile passeggi. Si lamentavano delle condizioni di vita all’interno della prigione.

Lo rende noto l’Organizzazione Sindacale Autonoma di Polizia Penitenziaria, l’Osapp, attraverso la voce del segretario generale Leo Beneduci. “Circa 50 detenuti si sono rifiutati di rientrare in cella e 7 di loro, 2 italiani e 5 extracomunitari, si sono arrampicati sul muro del cortile passeggio”, si legge nel comunicato dell’Osapp. “Dopo due ore di trattativa, sono rientrati”.

“Per chi non l’avesse ancora compreso la situazione nelle carceri Italiane comincia a farsi esplosiva” ha dichiarato Leo Beneduci. “I fatti di Ariano Irpino prima e di Ivrea adesso parlano chiaro e sempre più grandi sono i rischi per gli appartenenti alla Polizia Penitenziaria”. Bisogna che “la nuova Autorità politica della Giustizia dia concreti segnali di innovazione nella gestione delle carceri e nell’organizzazione della Polizia Penitenziaria”, conclude.

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