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Studenti in piazza: ‘Priorità alla scuola’. Azzolina: ‘Arrivano i supplenti’

 

“L’Italia riparte solo se riparte la scuola”. Il premier Giuseppe Conte lo scandisce in un videomessaggio: “Siamo in giorni cruciali. In queste prime settimane l’anno scolastico è ripreso in modo ordinato, nel rispetto delle regole, simbolo questo, potremmo dire, di un’Italia che si rialza e riprende a correre”, sottolinea, mentre il segretario del Pd Nicola Zingaretti ragiona sul fatto che “se vogliamo tenere aperte le scuole e le università è anche molto importante la movida notturna, continuare a stringere i denti e non affollare le metropoli di eventi di massa che sono possibili focolai”. E annuncia non solo che il Pd promuoverà gli Stati Generali della Scuola, ma anche che nel Lazio si sta sperimentando per le scuole – “stiamo aspettando la validazione dello Spallanzani” – il test salivare “che è molto più semplice e molto più rapido”.

Che per preservare la scuola serva grande responsabilità è il pensiero anche della ministra dell’Istruzione, Lucia Azzolina, che da Agrigento, intervenendo al convegno nazionale della Fidapa difende poi a spada tratta di professori: “i docenti stanno facendo un grandissimo lavoro, assieme al personale Ata, ai dirigenti scolastici. Vorrei che i pregiudizi nei confronti dei docenti finissero e non capisco perché tutte le volte che si parla dei professori si deve dire che non ricoprono bene il loro ruolo, che vogliono stare a casa. Basta, rispettiamoli perché sono loro che rappresentano il presente e il futuro del nostro Paese”. Nelle stesse ore in cui la ministra sostiene che sull’80% delle cattedre scoperte gli Uffici scolastici territoriali hanno già nominato i supplenti, va in piazza a Roma la protesta organizzata dal Comitato Priorità alla scuola che ha visto l’adesione di Cgil, Cisl, Uil, Snals, Gilda e Cobas oltre di genitori, 80 organizzazioni e associazioni e di studenti e precari. Sotto una pioggia fitta si sono alternati gli interventi a musicisti e attori; tutti insieme per ribadire che la scuola è una priorità per il Paese, è urgente destinare investimenti del Recovery Fund al mondo scolastico per garantire su tutto il territorio nazionale la presenza di docenti ed educatori preparati, in edifici scolastici sicuri e adeguati a una didat

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