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Stranieri nei campi come schiavi: il gip vuole ascoltare subito i braccianti

 

È stato fissato per il primo aprile l’incidente probatorio davanti al giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Latina Mario La Rosa per l‘inchiesta Commodo, relativa ad un’operazione sul caporalato, condotta dagli agenti della Squadra Mobile. Il blitz, scaturito dopo unaserie dimiratiaccertamenti edi riscontri incrociati tra intercettazioni telefoniche e alcune dichiarazioni raccolte dagli investigatori, aveva portato a sei arresti. L’obiettivo del procuratore aggiunto Carlo Lasperanza è quello di blindare la testimonianza di alcuni braccianti agricoli; sono almeno 15 sentiti a sommarie informazioni in sede di indagini preliminari e che,secondo quanto prospettato, potrebbero subire dei condizionamenti o potrebbero far perdere le tracce e tornare nei paesi di origine, tra cui la Romania e l’Africa. Sarà ascoltato anche uno degli indagati, Luca Di Pietro.
Alla luce di questo approccio investigativo, gli inquirenti hanno chiesto un esame e che è stato accolto dal gip e che sarà eseguito nel contraddittorio delle parti.

Non è escluso che sia l’ultimo step dell’inchiesta dove viene contestato anche il reato di associazione per delinquere e poi di estorsione, un reato quest’ultimo contestato perché alcuni lavoratori erano costretti a iscriversi al sindacato altrimenti sarebbero stati licenziati. Inoltre, il giudice ha anche nominato un consulente per accertamenti sugli apparati telefonici e informatici sequestrati agli indagati. L’impianto dell’inchiesta ha tenuto pienamente anche davanti ai giudici del Tribunale del Riesame. Oltre alle sei persone arrestate, alcune sono in carcere e altre ai domiciliari, tra cui il sindacalista ciociaro Marco Vaccaro, a piede libero sono state denunciate 50 persone. Le indagini dei detective, coordinati dal dirigente Carmine Mosca, avevano permesso di scoprire scenari inesplorati fino a poco tempo fa con decine e decine di stranieri, che lavorano nelle campagne dell’Agro Pontino, sfruttati. Il collegio difensivo è composto dagli avvocati Marino, Vellucci, Paletta, Montini, Improta e Codastefano.

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