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Stormfront, Saviano: “Ecco a cosa è servito denunciare il sito neonazista”

Chiuso Stormfront, il sito neonazista che incitava all’odio nei confornti di ebrei, giornalisti e politici.

Stormfront è un sito neonazista, chiuso lunedì scorso. Grazie al sito, è stato possibile risalire a 24 persone, denunciate perché per anni hanno preso di mira esponenti della comunità ebraica, giornalisti, politici e personaggi pubblici per le loro idee.

“Facciamo da argine all’odio con le nostre idee e con le nostre azioni”, ha dichiarato lo scrittore, da anni impegnato non solo nella lotta alla mafia, ma anche in quella all’odio.

In un post, Saviano ha spiegato che: “La piattaforma Stormfront, riferimento della destra suprematista bianca americana, aveva pubblicato in rete contenuti che non erano solo diffamatori, ma a sfondo palesemente razzista. Per questo decisi senza alcuna esitazione di presentare denuncia contro i responsabili di quei post infami.

Mi attaccavano perché avevo detto che i migranti erano rimasti gli unici a opporsi allo strapotere delle organizzazioni mafiose al Sud. Perché avevo raccontato le lotte di Yvan Sagnet in Puglia contro il caporalato e invece è anche grazie a Yvan Sagnet se oggi in Italia abbiamo una legge contro il caporalato.

Stormfront è un processo che – grazie alla straordinaria indagine del Pubblico Ministero Luca Tescaroli e della sua squadra – ha consentito di capire come anche le idee più terribili, quelle che mai crediamo possano affascinare più di un gruppo minoritario di criminali, riescono invece a prendere il sopravvento e a sovvertire la democrazia se nessuno si pianta lì, saldo, a fare da argine”.

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