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Stefàno (PD): “Dopo la scadenza di quota 100 utilizzeremo quei fondi per altri interventi”

Tra PD e 5S c’è intesa programmatica, più che tra 5S e Lega. Il commento del senatore PD Dario Stefàno ai microfoni di Radio Cusano Campus.

Dario Stefàno, senatore del PD, è intervenuto ai microfoni della trasmissione “L’Italia s’è desta”, condotta dal direttore Gianluca Fabi, Matteo Torrioli e Daniel Moretti su Radio Cusano Campus, emittente dell’Università Niccolò Cusano.

Sulla trattativa col M5S. “Per quanto mi riguarda, quello col M5S è stato un lavoro realizzato soprattutto sul filo programmatico –ha spiegato Stefano-. Sul fallimento del governo precedente, abbiamo voluto lavorare su un programma realmente condiviso, iniziando dalle misure che ci consentano di far ripartire il Paese. Non abbiamo avuto particolari difficoltà a ritrovarci sulle fondamenta principali. Un lavoro impegnativo che ci consegna questa prospettiva di legislatura, consapevoli che tutto il mondo ci osserverà e giudicherà. Ho ascoltato un’intervista del neo ministro dell’istruzione Fioramonti che ha detto di aver sempre avuto maggiore affinità col Pd rispetto alla Lega da un punto di vista dei temi sociali, dell’innovazione. Nel governo gialloverde c’erano visioni diverse del Paese e questo non poteva che portare a un fallimento. La mossa di Salvini ha fatto cadere il governo, è stata una mossa che ha fatto capire anche che Salvini non era quel politico infallibile di cui si era parlato negli ultimi mesi. Cosa temo di questa legislatura? L’errore che non possiamo commettere è quello di perdere tempo a rivangare le posizioni pregresse, come ci siamo combattuti in passato. La politica è anche la capacità di superare i disagi del passato. Ci siamo misurati con un approccio molto duro del M5S, a volte ingiustificato, nei nostri confronti. Io credo che ce la faremo a superare questo e a guardare avanti per il bene del Paese”.

Sulla manovra. “Il problema dell’Italia non era Quota 100, il problema dell’Italia è quello di rendere competitivo il sistema produttivo. Quota 100 va a scadenza con il prossimo anno, certamente non è nostro intento continuare con quell’approccio, ma destinare risorse ad altri interventi. Quota 100 è una bandiera che Salvini ha predicato in tutta Italia e che ha ottenuto i risultati contrari rispetto a quelli che propagandava. La legge Fornero non è mai stata abolita, sta lì, oggi noi abbiamo necessità di destinare le risorse a sistema per far ripartire il Paese, la macchina produttiva. Affronteremo il tema del precariato con un approccio realistico, approfondiremo gli strumenti che si possono mettere in campo. Ora la squadra di governo dovrà realizzare nel migliore dei modi il lavoro programmatico che è stato fatto”.

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