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Spiagge prese d’assalto tra divieti e incertezze

 

Sembra un weekend di una stagione estiva qualunque: spiagge prese d’assalto, primi intrepidi che sfidano l’acqua ancora piuttosto fredda per un tuffo, ombrelloni piantati in spiaggia, creme solari e asciugamani stesi sulla sabbia. L’inizio dell’estate, insomma. Se non fosse che ad oggi nel Lazio non è ancora possibile farlo.

Già, perché al momento le uniche attività consentite sulle spiagge sono quelle sportive e motorie. Si può ad esempio pescare (e in tanti in queste settimane hanno scoperto o riscoperto questa passione), fare surf, kitesurf, correre. Non è ancora chiaro se sia lecito o meno nuotare, visto che le Faq dei precedenti Dpcm chiarivano che era consentito fare il bagno, ma ora diverse ordinanze sindacali stabiliscono che vige il divieto di balneazione anche perché non è ancora attivo il servizio di salvamento. Uno dei tanti inghippi burocratici visto che pure il nuoto in mare sarebbe da considerare come attività sportiva o motoria.
Tra ciò che non è sicuramente consentito, attualmente ci sono il sostare in spiaggia magari per prendere il sole, leggere un libro, il giornale o semplicemente per stare un po’ all’aria aperta.
«Sull’arenile – stabiliscono alcune ordinanze sindacali, tra cui quella di Latina ma anche quella di San Felice – non è consentito sostare oltre il tempo strettamente necessario per l’espletamento dell’attività sportiva/motoria. Non è consentito prendere il sole, effettuare insediamenti occasionali, occupare con tende, camper o altri mezzi tali spazi». Nel caso di mancato rispetto delle disposizioni, è prevista una sanzione amministrativa di cento euro oltre a una denuncia penale per ‘inosservanza dei provvedimenti dell’autorità’.

Il desiderio di mare dopo quasi due mesi di isolamento forzato, nonostante i divieti, è stato evidente in questo weekend: si è registrata una buona affluenza turistica in tutto il litorale. Un fatto di per sé positivo per i commercianti e i titolari di attività di ristorazione che sono costretti a fare i conti con le difficoltà determinate dai mesi di chiusura per il lockdown e dalle restrizioni ancora vigenti. C’è però da dire che le disposizioni per la gestione delle spiagge sono state praticamente ovunque disattese. Una ‘normale’ giornata di mare per i più, magari – ma non sempre – semplicemente con qualche attenzione nel posizionarsi a debita distanza dagli altri bagnanti.

Eppure i divieti sono ancora vigenti e lo saranno fino al 29 maggio, data per la quale la Regione Lazio ha previsto la ripresa delle attività degli stabilimenti balneari, nonché quelle sulle spiagge libere.
Queste ultime rappresentano una grande incognita perché ad oggi non è ancora chiaro come saranno rese fruibili nel rispetto di tutte le misure – in primis il distanziamento sociale – contro il coronavirus.

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