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Sit-in per non archiviare la indagini sulla morte di Ilaria Alpi

Sit-in davanti alla procura di Roma contro l’archiviazione delle indagini sulla morte di Ilaria Alpi e Mirian Hrovatin.

La giornalista del Tg3 Ilaria Alpi è stata uccisa insieme all’operatore del tv Mirian Hrovatin durante un agguato il 20 marzo del 1994 a Mogadiscio, in Somalia.

25 anni dopo ancora non si conosce l’identità dei loro assassini e l’indagine rischia di essere archiviata. Così alcune sigle di associazioni e sindacati si sono riuniti questa mattina davanti al tribunale di Roma, dove si terrà l’udienza del gip che avrà l’ultima parola sull’archiviazione.

Al presidio sono presenti la Fnsi, l’Usigrai, il Comitato di redazione del Tg3, Articolo 21, Libera, Libera Informazione, Amnesty International Italia, Ordine dei giornalisti del Lazio, la Rete NoBavaglio.

Beppe Giulietti ha commentato dicendo: “Per me è straordinario essere qui dopo 25 anni i genitori di Ilaria non ci sono più ma noi siamo qui con una rete di associazioni per dire no alla archiviazione. Bisogna almeno accertare la catena di omissioni e depistaggi su questa drammatica vicenda”.

Il presidente di Articolo 21, Paolo Borrometi chiede “verità e giustizia per Ilaria e Miran”. Prima del sit-in, ha scritto in un post su Facebook: “Tocca a noi il dovere di continuare a chiedere Verità e Giustizia per Ilaria e per Miran Hrovatin. Oggi saremo al Palazzo di Giustizia ed insieme continuiamo a chiedere Giustizia per Ilaria. Insieme, perchè non possiamo rimanere sordi rispetto alla sofferenza dei familiari, di chi ha speso la propria vita semplicemente per arrivare alla verità.
La morte di Ilaria e Miran non avrà mai un senso, ma almeno deve avere dei colpevoli.”

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