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Sindaci della provincia accanto a Liliana Segre

Per la prima volta a Milano una manifestazione ha attraversato la Galleria Vittorio Emanuele II, con un colpo d’occhio unico ed emozionante: 600 sindaci in fascia tricolore hanno abbracciato idealmente e fisicamente la senatrice a vita  che si è unita alla marcia tra gli applausi della folla che a più riprese ha scandito il nome ‘Liliana’. Poco dopo molti hanno intonato Bella Ciao.

Il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, ha mandato un messaggio ai “fomentatori dell’odio: siamo pronti a tornare in piazza se questo clima non cambierà”. Sala, promotore della manifestazione, ha sottolineato come in Italia esiste “un rischio razzismo, per questo siamo scesi in piazza”.

Per volontà dei sindaci l’unica a prendere la parola al termine della marcia, dal palco montato in piazza della Scala, è stata proprio la senatrice Liliana Segre. “Siamo qui per parlare di amore e non di odio – ha detto – lasciamo l’odio agli anonimi della tastiera”.

Parlando della sua instancabile opera di testimonianza nelle scuole, la senatrice ha detto che i giovani sono le “future candele della memoria” e a loro guarda “con speranza”. Ma i sindaci che si sono riuniti in piazza per lei “per gridare basta odio” oggi li ha visti un po’ come suoi “figli in fascia tricolore”. E proprio a loro ha lasciato questo messaggio: “Avete una missione difficile, il vostro impegno è decisivo per la trasmissione della memoria. Cancelliamo le parole odio e indifferenza e abbracciamoci in una catena umana di amore”.

Alla manifestazione di ieri, tra i numerosi primi cittadini, diversi erano quelli pontini. Presente il sindaco di Pontinia, nonché presidente della Provincia di Latina Carlo Medici, il primo cittadino di Latina, Damiano Coletta insieme a Salvatore De Meo da Fondi, Paola Villa da Formia, Claudio Sperduti da Maenza, Domenico Guidi da Bassiano, Nancy Piccaro da Roccagorga, Pina Giovannoli da Sermoneta, Mauro De Lillis da Cori e Sergio di Raimo da Sezze.

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