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Sicurezza: Roberti, Regione sostiene formazione esperti cybersecurity

Investimento per proteggere al meglio i sistemi di Regione ed
enti locali
Trieste, 20 giu – “La drammaticità della guerra in Ucraina ha
fatto emergere un aspetto della guerra connesso non al conflitto
sul campo ma ad attacchi che hanno come terreno di scontro il
web, toccando aspetti come la sicurezza dei dati. Una questione
che riguarda ogni cittadino perché i sistemi informatici toccano
ogni aspetto della nostra quotidianità: la sanità, il trasporto
pubblico e la scuola, solo per citarne alcuni. È quindi
necessario che lo Stato e le sue articolazioni si organizzino per
una difesa cibernetica che metta al riparo il Paese dalle
conseguenze di un’azione offensiva capace di bloccare o
sospendere l’ordinaria quotidianità delle persone e tuteli la
riservatezza dei loro dati personali”.
È quanto detto dall’assessore regionale alla Sicurezza Pierpaolo
Roberti durante il Balkan CyberSec 2022, l’evento organizzato da
Sprint FVG in sinergia con Finest, Camera di Commercio Venezia
Giulia e Camera di Commercio e Industria della Serbia in Italia
con il supporto della Regione, al fine di coinvolgere il tessuto
imprenditoriale, le istituzioni finanziarie e le istituzioni in
un dialogo costruttivo volto a delineare le sfide che derivano
dalla rivoluzione digitale in merito al tema della sicurezza.
Evidenziando come l’evento triestino rappresenti “un momento di
approfondimento estremamente utile e fortemente legato
all’attualità”, l’assessore ha rimarcato che “anche il settore
privato può essere oggetto di cyber attacchi, spesso da parte di
hacker che chiedono dei riscatti con la minaccia di creare danni
devastanti, come ad esempio il blocco dei servizi bancari di
pagamento o il prelievo di denaro. In questo contesto anche la
deterrenza al crimine può avere un ruolo importante: va quindi
introdotta una proposta per l’irrigidimento delle pene per chi si
rende colpevole di tali reati. Parallelamente deve essere
sviluppato un investimento sull’alta formazione, al fine di
preparare i futuri difensori della rete.
In tale senso Roberti ha spiegato che “la Regione confermerà
nell’assestamento di bilancio lo stanziamento di 2 milioni di
euro in tre anni per il rafforzamento della collaborazione tra
Insiel e l’Università di Udine, al fine di difendere al meglio la
Regione e gli enti locali.
Le opportunità offerte dal settore della sicurezza informatica
sono state rimarcate dal presidente della Camera di commercio
della Venezia Giulia che, citando uno studio
Unioncamere-InfoCamere frutto dell’elaborazione dei dati del
Registro delle imprese delle Camere di commercio presentato a
ottobre 2021, ha evidenziato come le imprese anti-hacker italiane
sfiorino ormai le 3mila unità e continuino a crescere, con un
incremento superiore al 6% negli ultimi due anni e mezzo, dopo il
vero e proprio balzo compiuto nel 2017-2019 (+300%), con un
incremento netto aumento anche del numero di addetti, passati da
21.500 a 28.400 (+7mila tra il 2018 e il 2020).
All’evento hanno partecipato, oltre ai rappresentanti
istituzionali tra cui il sindaco di Trieste Roberto Dipiazza, il
presidente di Finest Alessandro Minon e il rappresentante della
Camera di commercio e Industria serba Milan Vranic, numerosi
esperti di sicurezza informatica e dell’area balcanica.
ARC/MA/al

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