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Si recano nelle secone case in Sardegna, 11 0000 autodenunce.

Cercano riparo e caldo nelle seconde case per difendersi dall’epidemia, in alcune zone costiere sembra essere luglio o agosto.

Una volta ottenuta la mappatura completa, i dati scorporati tra residenti e non – annuncia Belloi – verranno comunicati alle Prefetture e ai Comuni”. Questa procedura, obbligatoria per chi è arrivato nell’Isola dal 24 febbraio in poi dalle zone rosse, prevede l’isolamento in casa per 14 giorni per chi non ha alcun sintomo. Per chi invece li manifesta si applicano i protocolli sanitari già collaudati. “L’appello a tutti è di essere trasparenti – dice Belloi – chi dal Nord ha deciso di venire in Sardegna sfruttando le seconde case non deve fare il furbo: ci sono sanzioni penali oltre che pecuniarie”, ricorda il Dg. Nel database confluiscono anche gli elenchi con i passeggeri arrivati in Sardegna dalla zone rosse richiesti dalla Regione a compagnie aree, marittime e alle società di gestione.

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