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Si dimette Scattolin, segretario Pd a Venezia

«Lo impone il risultato elettorale: con effetto immediato, rassegno le mie dimissioni».

Con queste parole, Gigliola Scattolin, segretario del Partito Democratico Meltropolitano di Venezia ha rassegnato le sue dimissioni. In sequito alle votazioni che si sono tenute ieri, domenica 4 marzo, gli scenari politici sembrano esseri completamente ribaltati. Per questo motivo, Scattolin ha rinunciato al suo incarico

«Spetta anzitutto a me, ancora una volta, fare un passo indietro». Confessa che le dimissioni sono state una decisione dolorosa, almeno quanto l’esito della campagna elttorale del Partito Democratico in queste elezioni politiche. Parla del suo passo indietro, del suo secondo, in realtà.

«È il mio secondo passo indietro, dopo il tentativo di far capire, prima della chiusura delle liste, che necessariamente, disperatamente, occorreva, pensare meno a sé stessi e più al partito. Serviva ascoltare i circoli sul territorio e meno i cerchi magici. Ma niente. Ognun per sé e Dio per tutti. E così è stato».

Il segretatio però non si arrende. Dice di voler trovare qualche lato positivo nell’operato dei governi delle passate legislature o sul veneziano nelle amministrative. Ormai però non è più il tempo. Ormai è tardi. Ci hanno già provato i candidati del Pd che si sono presentati in collegi difficili e, nonostante questo, hanno continuato a far campagna. Evidentemente, non è bastato.

Ciò si può notare soprattuto dai risultati delle recenti elezioni politiche, dove il Movimento 5 Stelle è diventato il primo partito d’Italia, la coalizione di centro destra, formata da Forza Italia, Lega e Fratelli d’Italia la prima coalizione. In tutto questo il Partito Democratico ha raggiunto i minimi storici, rimanendo relegato in un angolo.

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