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Sgarbi a Radio Cusano: nomina di Banfi all’Unesco “non è scandalosa”

Vittorio Sgarbi è stato ospite alla trasmissione “L’Italia s’è desta”, per parlare della nomina di Lino Banfi come membro della commissione italiana per l’Unesco.

Ai microfoni di Radio Cusano Campus, durante la trasmissione “L’Italia s’è desta” condotta da Gianluca Fabi e Matteo Torrioli, è stato intervistato Vittorio Sgarbi, critico d’arte e politico. Il tema dell’intervista è stata la recente notizia della nomina dell’attore Lino Banfi alla commissione italiana per l’Unesco, l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Educazione, la Scienza e la Cultura. Secondo Sgarbi, si tratta di una nomina “che non è scandalosa come si dice. Banfi è un grande professionista, prende il posto di Pupi Avati e quindi è tutto logico perché sono uomini di cinema. Manifesta una cultura popolare che è tra i temi che l’UNESCO propone tra i vincoli immateriali”. A sostegno di quest’opinione, il critico cita la pizza: “Non dimenticate che l’ultimo bene dell’Unesco è la pizza. Non posso dire nulla contro Banfi. Capisco abbia creato un senso di ilarità. Ci saranno membri di questa commissione infinitamente meno intelligenti ed utili di Banfi. Banfi è coerente con la pizza”.

Sgarbi si aggancia al tema della nomina di Banfi per criticare Di Maio, Grillo e il Movimento 5 Stelle. “Il problema in realtà è di Di Maio. La sua agenda, per la povertà della sua formazione e difettosa cultura, non aveva nomi come Riccardo Muti o Andrea Bocelli che rappresentassero una dimensione più alta della cultura italiana. Il problema è un limite della conoscenza di Di Maio. Banfi è un comico e non a caso l’intera impresa di Di Maio nasce da un comico”. E ancora, “Banfi è coerente con Grillo. Una persona laureata come Tremonti ha 1000 nomi in rubrica. Io ne ho 28mila. Di Maio, giovane ragazzo di campagna di Pomigliano, avrà 5 nomi tra i quali c’è Banfi”.

Inoltre, questa nomina, che da molte parti ha suscitato scalpore e sdegno, per Sgarbi non è un evento di grande rilevanza. “Già l’Unesco è un ente inutile e lo è ancor di più la Commissione Italiana. Questa commissione è consultiva. Si chiede, ad esempio, a Pupi Avati se la pizza gli piace o no. Non c’è un grande danno insomma”. Su Salvini, invece, Sgarbi pronuncia parole di elogio, e ne trae un presagio: “Salvini è stato bravo invece ad indicare Bocelli. È popolare e colto. Il fatto che abbia replicato alla scelta di Di Maio nominando Jerry Calà, Smaila e Pozzetto significa che ha sottolineato l’errore di Di Maio. Ha accentuato i contrasti tra Lega e Movimento 5 Stelle. Siamo vicini alla rottura del contratto”.

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