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Settimana della Memoria a Roma: film, documentari, conferenze e letture per non dimenticare l’orrore della Shoah

A pochi giorni dalla “Giornata della Memoria”, Mattarella ha nominato senatrice a vita Liliana Segre, sopravvissuta ad Auschwitz

Lunedì prossimo avrà inizio la settimana della memoria, 7 giorni di commemorazioni in tutta Italia per ricordare le vittime del genocidio perpetrato nella metà del 20° secolo dalla Germania nazista ai danni del popolo ebraico (comunità più colpita con 6 milioni di morti), dei Sinti e Rom, degli omosessuali, dei Testimoni di Geova, causando oltre 15 milioni di defunti.

Giorno centrale della settimana sarà sabato 27 gennaio, data scelta convenzionalmente nel 2005 a seguito di una risoluzione dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite per ricordare l’orrore dell’Olocausto. Proprio il 27 gennaio 1945 le truppe dell’Armata Rossa, liberarono il campo di concentramento di Auschwitz. Anche quest’anno la Casa della Memoria e della Storia, aderendo al progetto coordinato da Roma Capitale “Memoria genera Futuro”,  conferma il suo ruolo di primo piano nella Capitale per le celebrazioni intorno al “Giorno della Memoria”.

Il programma delle attività prevede dal 22 al 31 gennaio 2018  proiezioni di film, documentari, testimonianze, conferenze, letture, presentazioni di libri e una mostra.

Le celebrazioni inizieranno lunedì 22 gennaio con un incontro riservato agli studenti e dedicato alle case che permisero agli ebrei di trovare riparo e salvezza dallo sterminio, e con una  mostra dal titolo “Georges de Canino – La notte è scura. Collage contro il terrore 1978 -1983”, incentrata su resistenza, antifascismo e rifiuto della violenza terroristica. Martedì 23 invece sarà possibile partecipare ad un seminario su xenofobia, leggi razziali e sport e alla proiezione del lungometraggio “Nebbia in agosto” diretto da Kai Wessel che racconta le terribili teorie eugenetiche sostenute da Hitler. La mattina di mercoledì 24 invece avrà come argomento centrale la vicenda, sconosciuta ai più, del  rastrellamento a Roma di 2500 carabinieri della Caserma allievi che, nell’ottobre del 1943, organizzarono una resistenza non armata per protestare contro gli occupanti tedeschi, con i quali si rifiutarono di collaborare. Nel pomeriggio sarà presentato il volume “La scoperta dell’Italia. Il fascismo nelle radiocronache americane”, scritto da Mauro Canali. Giovedì 25 sarà invece possibile ricostruire e ricordare tutte le stragi nazifasciste, grazie ad un prontuario che con dovizia di particolari ricorda gli oltre 5000 eccidi verificatesi in Italia. La giornata si concluderà nel pomeriggio con la presentazione del libro di Elisa Guida dal titolo evocativo “La strada di casa. Il ritorno in Italia dei sopravvissuti alla Shoah”. Si riprenderà venerdì con la proiezione di “Radio CoRa”, il film-documentario che racconta la storia realmente accaduta di una emittente clandestina che tenne i contatti tra la Resistenza toscana e i comandi alleati, tra il gennaio e il giugno del 1944. Nel pomeriggio dello stesso giorno avrà luogo invece la presentazione del testo “Pop Shoah? Immaginari del genocidio ebraico”, che si concentra sul timore che l’olocausto sia vittima di negazionismo e manipolazione.  Il progetto “In memoriam”, a cura di Mario Sesti, occuperà tutto il weekend: previste proiezioni di film dei grandi maestri del cinema (da Elia Kazan a Joshua Oppenheimer, da Atom Egoyan a Patricio Guzman). Sarà trasmesso anche il pluripremiato documentario italiano (tra i riconoscimenti, un Globo D’Oro) di Daniele Cini, che fotografa e condanna il terrorismo di stato argentino “per ricordare ogni vittima e ogni sopruso”. Lunedì e martedì saranno ancor più riflessivi con le presentazioni, il 29, dei volumi  Il mistero della buccia d’arancia” di Lia Tagliacozzo e “Quei piccoli grandi eroi che salvarono i libri” di David Fishman e, il 30, con l’incontro-riflessione sui “Giusti di ieri e Giusti di oggi”. A questo ultimo argomento si collega anche la proiezione del film-documentario “ll giudice dei Giusti” di Emanuela Ardisio e Gabriele Nissim – previsto per mercoledì 31 -, che ripercorre la storia dell’ebreo polacco, Moshe Bejski che dedicò la propria vita alla ricerca dei “giusti”. In serata, la proiezione del film “Nel ventre nero della storia” di Luigi Monaldo Faccini con Marina Piperno. La trama è ispirata alla famiglia ebrea romana della donna perseguitata a causa delle leggi razziali.

Tutte le iniziative appena descritte sono realizzate grazie anche alla collaborazione con Associazioni residenti (ANPI, ANED, ANEI, ANPC, ANPPIA, FIAP, IRSIFAR e Circolo G. Bosio) e delle Biblioteche di Roma. Le proiezioni del 27 e 28 gennaio sono in collaborazione con la Fondazione Cinema per Roma.

Proprio alla vigilia di questa serie di eventi, il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha deciso di nominare senatrice a vita Liliana Segre per aver illustrato la Patria con altissimi meriti nel campo sociale. La Segre, 87 anni, è una delle ultime testimoni dell genocidio nazifascista, essendo sopravvissuta insieme ad altri 25 bambini tra i 776 deportati nel campo di concentramento di Auschwitz. Un gesto importante e sentito quello del capo dello Stato, che ha voluto così rafforzare il messaggio di uguaglianza, sancito dall’articolo 3 della nostra Costituzione, e di rifiuto di ogni forma di violenza. Un segnale forte per una società, come quella attuale, molto concentrate su se stessa, che troppo facilmente dimentica il proprio passato e la propria storia.

Perché, la memoria rende liberi.

A cura di Giovanni Cioffi

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