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Sequestrati nel bergamasco 143 esemplari di una tartaruga in via di estinzione

Documentazione falsa e detenzione illegale di 143 Testudo hermanni. L’uomo rischia fino a due anni di carcere.

Nel corso della specifica attività di controllo finalizzata alla verifica del rispetto della normativa, italiana ed internazionale in materia di specie animali e vegetali in via di estinzione, i militari del Nucleo Carabinieri CITES di Bergamo hanno sequestrato 143 esemplari di Testudo hermanni, tartarughe di terra contemplate nell’Appendice II della Convenzione di Washington (C-TES) e nell’allegato A dei corrispettivi Regolamenti Comunitari.

I militari, insospettiti dalla denuncia di nascita di 99 piccoli di tartaruga, nati negli anni 2018/2019, presentata da un sedicente allevatore amatoriale presso gli uffici del nucleo di Bergamo, hanno esperito un’intensa attività di indagine che ha visto il coinvolgimento delle Autorità di Gestione CITES dell’Ungheria e della Croazia. Dall’esame della documentazione relativa ai riproduttori presentata dal detentore è emerso che la documentazione risultava falsa. Il 15 ottobre scorso un controllo mirato presso l’abitazione “dell’appassionato” nel Comune di Torre Boldone ha consentito di effettuare il sequestro preventivo di 44 esemplari adulti sprovvisti della regolare documentazione che ne attestasse la legale acquisizione e dei 99 esemplari piccoli di Testudo hermanni, nati da genitori detenuti illegalmente.

L’ipotesi di reato a carico del detentore delle Testudo hermanni, denunciato alla Procura della Repubblica di Bergamo, si configura di natura delittuosa concretizzandosi nell’utilizzo di atti falsi a cui il codice penale attribuisce al massimo la pena della reclusione di due anni. Appare utile ricordare al cittadino, anche per non incorrere in gravose sanzioni, che la nascita in cattività di esemplari di tartarughe terrestri tutelate dalla Convenzione di Washington deve essere denunciata al Nucleo Carabinieri CITES territoriale, compilando l’apposito modulo, entro dieci giorni dall’evento. Entro un anno dalla nascita, il relativo esemplare deve essere sottoposto a identificazione mediante microchip da parte del veterinario di fiducia e i relativi dati devono essere comunicati al medesimo CITES per il definitivo perfezionamento della pratica.

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