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Sequestrate mucche costrette a subire “gravi sofferenze”

La Procura di Milano ha disposto un sequestro probatorio di una mandria di mucche allevate “in condizioni incompatibili con la loro natura”.

I bovini tenuti nella ‘Cascina Moretti’, a Cassina de’ Pecchi, nel milanese, erano costretti a vivere “in condizioni incompatibili con la loro natura”, e, stando a quanto accertato dagli inquirenti, erano costrette a patire “gravi sofferenze”. Per questi motivi la Procura di Milano ha disposto un sequestro probatorio degli animali, che è stato eseguito dai Carabinieri della Forestale di Milano, Garbagnate Milanese e Lodi, insieme ad alcuni membri dell’Enpa (Ente Nazionale per la Protezione degli Animali), la più grande associazione animalista italiana. Sul luogo, al momento del sequestro, sono intervenuti anche i veterinari dell’ATS (Agenzie di Tutela della Salute).

Se il primo intervento è stato in direzione della protezione e tutela degli animali, un secondo provvedimento è stato indirizzato al titolare della ‘Cascina Moretti’. L’uomo si vede infatti indagato per “abbandono di animali e detenzione in condizioni incompatibili con la loro natura e produttive di gravi sofferenze”. Le mucche, nel frattempo, sono state poste sotto la responsabilità del sindaco di Cassina de’ Pecchi, Massimo Mandelli: il primo cittadino collaborerà con i veterinari per assicurarsi che gli animali siano trattati con dignità e rispetto.

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