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Sea Watch, Salvini: ‘Col piffero che attracca a Lampedusa’

 

Nuovo stop del ministro dell’Interno matteo Salvini sul fronte migranti. Mentre la Sea Watch è in acque italiane e ha chiesto di sbarcare le persone soccorse per cause umanitarie il ministro dell’Interno taglia corto: “Col piffero che il barcone attracca a Lampedusa”. E’ la lapidaria risposta data a margine di un incontro elettorale a Valeggio sul Mincio (Verona).

“Sono andato a letto seguendo un barcone a Lampedusa, mi sono alzato stamattina ed è ancora lì” aggiunge il leader del Carroccio, il quale sottolinea che sono state fatte “diffide con la Guardia di Finanza, con la Polizia di Stato; abbiamo approvato decreti, regolamenti, questi se ne fregano e vanno avanti”. “Come ministro dell’Interno – ha spiegato – ho detto ‘costi quello che costi questo barcone non attracca e questi immigrati non scendono’. Perché altrimenti non esiste più la legge”. “Vediamo questo tira e molla. Adesso hanno chiesto alla Capitaneria di Porto di prenderli a bordo perché li facciamo scendere noi: col piffero” ha concluso Salvini.

Intanto le chiese protestanti fanno sapere di essere pronte a ospitare i migranti.

“Mettiamo a disposizione le nostre strutture di accoglienza in Italia e le relazioni con le chiese sorelle d’Europa per approntare un piano di ricollocazione in Europa di una quota dei migranti soccorsi dalla Sea Watch”. Si esprime così il pastore Luca M. Negro, presidente della Federazione delle chiese evangeliche in Italia. “Accogliere i migranti in fuga dalle persecuzioni – continua – è dovere civile di ogni democrazia; ma per noi evangelici è anche un servizio al prossimo radicato nella tradizione biblica e un imperativo della nostra fede. Tutte le chiese che compongono la Fcei hanno solide relazioni con le loro sorelle in Europa, molte delle quali sono attivamente impegnate in programmi d’accoglienza dei migranti. Siamo convinti che la collaborazione tra governi nazionali, istituzioni europee e società civile sia essenziale per la costruzione di una politica di accoglienza efficace e rispettosa dei diritti umani”.

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