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Scuola pubblica classista: scandalo a Roma nord

La descrizione classista sul sito della scuola pubblica Trionfale ha fatto rabbrividire in molti.

Se lo scopo era fornire un’immagine sociologica dettagliata della scuola, l’Istituto Comprensivo via Trionfale non ha raggiunto il suo scopo.

L’Associazione dei presidi ha subito preso le distanze. Mario Rusconi, presidente dell’Anp-Lazio è intervenuto: “La scuola è un luogo educativo ed inclusivo, no a forme di categorizzazioni superficiali e inutili. La scuola non può evidenziare eventuali differenziazioni socio-culturali degli alunni iscritti poiché, tra l’altro, oltre a dare una cattiva rappresentazione di se stessa agli occhi di chi legge corre anche il rischio di originare idee o forme classiste”.

Anche la ministra all’Istruzione Lucia Azzolina: “L’istituto dia spiegazioni. La scuola dovrebbe sempre operare per favorire l’inclusione. Descrivere e pubblicare la propria popolazione scolastica per censo non ha senso. Mi auguro che l’istituto romano possa dare motivate ragioni di questa scelta. Che comunque non condivido”.


Nel primo pomeriggio, il testo è stato corretto. I plessi non sono più divisi in base alla situazione socio-economica degli alunni.

Adesso la frase recita: “L’ampiezza del territorio rende ragione della disomogeneità della tipologia dell’utenza che appartiene a fasce socio-culturali assai diversificate”.

Il consiglio d’istituto ha fatto sapere tramite una nota che: “I dati riportati nella presentazione della scuola, composta da 4 distinti plessi, collocati in diversi contesti socio-culturali, sono da leggere come mera descrizione socio-economica del territorio, secondo le indicazioni del Miur per la redazione del Pof (Piano di offerta formativa). L’istituto scolastico non ha mai posto in essere condotte discriminatorie nella ripartizione degli alunni nei diversi plessi o nelle diverse classi. Infatti, è importante chiarire che al momento dell’iscrizione dei propri figli, sono i genitori a scegliere uno dei 4 plessi scolastici dell’istituto sulla base dei criteri della residenza e/o del luogo di lavoro”.

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