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Scuola per la democrazia di Aosta, ministro Stefani: “Lasciare governo territori agli Enti locali. Sì al regionalismo differenziato”

La scuola per la democrazia, giunta alla decima edizione, quest’anno è dedicata al tema del ‘governo dei sistemi territoriali’

AOSTA – «L’esistenza di terre diverse e di contesti diversi è la grande potenza dell’Italia. I tentativi di cercare di accentuare un sistema centralista non hanno risposto a problematiche che stanno emergendo in maniera prepotente. Il tentativo di omogeneizzare ha creato creato un grosso divario, creando problemi. Oggi tentare di uniformare significa ingessare un Paese. Bisogna lasciare agli Enti locali la possibilità di governare i loro territori». A spiegarlo Erika Stefani, ministro per gli Affari regionali e le Autonomie, ospite ad Aosta alla decima edizione della Scuola per la democrazia, corso di alta formazione politica.

«Il regionalismo differenziato – continua il ministro – è un modo di lasciare che le regioni valorizzino il loro territorio. È guardare alla creazione di aree accomunate da cultura, da tradizioni, dal modo di operare, che si possano valorizzare senza che debbano subire delle decisioni a livello centrale fatte magari in modo omogeneizzante, senza tenere conto delle caratteristiche locali». «Questa è la grande Europa dei popoli – ha aggiunto – perché ogni regione ha un suo popolo, un suo territorio che deve essere valorizzato e reso anche responsabile. Nessuno prima di ora aveva parlato di autonomie diversificate, di regionalismo differenziato. Quello che mi è stato affidato è un lavoro complesso e duro».

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