Le vittime della setta erano manipolate e ridotte in schiavitù attravero il maniacale controllo dell’alimentazione e la totale alienazione dal mondo esterno.
Fra gli accusati c’è Mario Pianesi, laurea ad honorem in Medicina conseguita all’Accademia delle scienze della Mongolia, a capo di un impero dell’alimentazione, il padre di “Un punto macrobiotico”, oltre 100 fra ristoranti e punti vendita. Nel suo brillante curriculm adesso figura anche la voce “guida spirituale di una setta”.
Le accuse a suo carico sono le più varie: si va si va dall’associazione a delinquere finalizzata alla riduzione in schiavitù ai maltrattamenti, passando per lesioni aggravate ed evasione fiscale. Una delle vittime è arrivata a pesare 35 chili dopo aver iniziato la dieta imposta dalla setta.
L’inchiesta è iniziata nel 2013. Una ragazza ha denunciato di aver creduto a Pianesi, riguardo ai benefici della dieta. L’uomo sosteneva infatti, che la dieta fosse in grado di guarire da malattie incurabili.
La setta controllava i suoi adepti tramite il cibo e la regolazione dei contatti con il mondo esterno. Non solo, era riuscita ad ottenere anche ingenti somme di denaro e ad evadere il pagamento delle tasse per centinaia di migliaia di euro.
L’associazione era diffusa in tutta Italia, con un totale di 90mila associati. Secondo quanto scoperto, i capizona avevanoil compito di indottrinare gli adepti, promettendo guarigione fisica e mentale.
Le persone raggirate dalla setta sono principalmente giovani fragili, spesso con un passato segnato dalla tossicodipendenza. Venivano convinti a cambiare radicalmente il loro stile di vita. Non solo il regime alimentare, addirittura lasciare il lavoro per dedicarsi completamente alla setta.
Pianesi e i suoi collaboratori approfittavano della depolezza psicologica delle vittime per manipolarli senza scrupoli. Tra i casi più clamorosi c’è una bambina che è rimasta sorda a cuasa di un’otite mal curata. I genitori, adepti della setta, erano ormai convinti che non serivssero i farmaci.