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Scontro con Iraq sulle truppe Usa. Colpiti l’economia di Teheran e otto dirigenti del regime.

Il predinte statunitense afferma: Soleimani voleva colpire quattro ambasciate Usa.

Il generale iraniano Qassem Soleimani aveva nel mirino quattro ambasciate americane’: lo ha detto il presidente Usa Donald Trump in un’intervista a Fox News.

Dal parere del giornale il Washington Post, lo stesso giorno in cui uccisero il generale iraniano Qassem Soleimani a Baghdad, gli Usa tentarono di colpire un altro alto dirigente iraniano in Yemen, Abdul Reza Shahlai, finanziatore e uno dei leader delle forze d’elite Quds Force. 

Frattanto gli Usa restano in trincea con Teheran annunciando nuove sanzioni per l’attacco missilistico senza vittime contro due basi in Iraq, ma anche con Baghdad, rifiutandosi di discutere la reiterata richiesta di ritirare le loro truppe dal Paese. Il capo della diplomazia Usa Mike Pompeo e il segretario al Tesoro Steve Mnuchin hanno annunciato le nuove misure verso l’Iran dopo che Donald Trump ha firmato un ordine esecutivo che autorizza sanzioni contro individui o entità operanti nel settori delle costruzioni, del manifatturiero, del tessile e in quello minerario. Quest’ultimo è il primo ad essere colpito, con acciaio e alluminio. Sanzionati anche otto alti dirigenti del regime ritenuti coinvolti nel raid missilistico.

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